21/10/2016 – “Raggi sindaca degli sfratti agli italiani”, questo il testo dello striscione con cui i militanti di CasaPound, questo pomeriggio, hanno dato il benvenuto al sindaco Raggi, venuta a sorpresa ad Ostia per presenziare a una mostra organizzata per i cento anni di Ostia. Il responsabile locale di CasaPound Italia, Luca Marsella, spiega così le ragioni della contestazione – “Virginia Raggi, dopo 5 mesi dalla sua elezione, torna ad Ostia solo per fare una passerella, stile Ignazio Marino, assieme al commissario del X municipio Vulpiani e all’Assessore Berdini e per giunta ad una manifestazione organizzata da un esponente del PD. Il sindaco di Roma che sfratta le famiglie italiane entra da una porta secondaria ed evita il confronto con i cittadini di Ostia, abbandonati ed arrabbiati, perchè da mesi sono bloccati da un commissariamento ingiusto contro cui il M5S aveva dapprima promesso ricorsi per denunciarne l’incostituzionalità, mentre oggi, per ragioni di carriera e opportunità politica, plaudono al lavoro dei commissari. Questo commissariamento sta bloccando Ostia e mettendo in ginocchio commercianti, associazioni e famiglie che non hanno risposte, ne politici di riferimento da almeno un anno e mezzo almeno. Per questo non possiamo più aspettare ed è necessario andare alle elezioni nella prossima primavera del 2017″. “Il sindaco Raggi per l’ennesima volta ha mostrato inadeguatezza e incapacità amministrativa. Un sindaco che viene scortato e blindato in un quartiere di Roma è chiaro che è consapevole di non essere la benvenuta”- dichiara inoltre Carlotta Chiaraluce, portavoce di CasaPound nel X Municipio che prosegue dicendo – “Come è già accaduto durante i sit- in delle settimane scorse, sotto il campidoglio , in merito agli sgomberi delle due famiglie italiane da via del Colosseo, per la difesa delle quali sono stati arrestati sedici militanti di CasaPound tra cui il vice presidente Simone Di Stefano che è ancora ai domiciliari, anche stavolta il sindaco non ha voluto confrontarsi con i residenti, nello specifico di Nuova Ostia, che sono a rischio sgombero da mesi e che da mesi chiedono con manifestazioni, lettere, raccomandate e solleciti interventi per risolvere la questione e parliamo di 1200 famiglie che rischiano di essere buttate fuori casa. Viene da chiederci poi se il sindaco Raggi”- conclude infine Chiaraluce – “userà lo stesso parametro di legalità e solerzia utilizzato negli sgomberi delle famiglie italiane, anche nei confronti delle centinaia di clandestini che occupano la ex Colonia Vittorio Emanuele e a cui il comune paga, da anni le utenze, e che lei non ha potuto non vedere visto che per sottrarsi al confronto coi cittadini, ha scelto di entrare dal lato della colonia occupata. Ma ne dubitiamo fortemente visto che il modus operandi e le politiche proposte da chi si proponeva come cambiamento, coraggioso, sono le medesime del PD”.