Ostia, ancora sigilli per l’Hakuna Matata


21/9/2016 – Ancora sigilli per il chiosco Hakuna Matata di Ostia. Dopo una pausa di alcuni giorni riprendono gli interventi degli agenti della polizia giudiziaria Edilizia del X gruppo Mare diretti da Antonello Strino e coordinati dal comandante Antonio Di Maggio. Questa mattina i caschi bianchi, dopo un primo blitz effettuato sei mesi fa, sono intervenuti nuovamente sequestrando oltre 500 metri quadrati dell’impianto di lungomare Caio Duilio in quanto risultati abusivi ‎dopo le verifiche tecniche effettuate dal IX dipartimento e dal Ctu del tribunale. Nel decreto il giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro preventivo delle opere di nuova costruzione presenti all’interno della spiaggia libera attrezzata Hakuna Matata. Strutture secondo quanto appurato «realizzate con materiali edilizi non in legno e dunque delle pedane e delle rampe di scale» che includerebbero anche «difformità per le opere realizzate con betonelle o materiale edilizio». Verifiche sono ora in corso anche sulla concessione rilasciata dall’ufficio tecnico nel 2014 e che sarebbe al vaglio dell’amministrazione prefettizia per il provvedimento di revoca. Proprio su quest’ultima già all’epoca del primo sequestro erano state sollevate perplessità da parte dei tecnici della polizia locale di via Capo delle Armi. Lo stabilimento era gestito da Cleto Di Maria, già noto alle cronache giudiziarie e ritenuto vicino alla famiglia Balini. Nel corso dell’intervento dello scorso 4 marzo gli agenti intervennero in sinergia con la Capitaneria di Porto e la Polizia di Stato in ottemperanza a quanto disposto dal prefetto Domenico Vulpiani per la verifica della legittimità e conformità delle concessioni demaniali. In quell’occasione i nastri gialli erano stati posti per violazioni relative ad un chiosco, un campo da beach volley e l’indebita appropriazione di locali comunali.


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