Dragona, sequestrata ludoteca abusiva. Il titolare ai domiciliari per pedofilia


9/9/2016 – Gli uomini del X Gruppo Mare della Polizia Locale di Roma Capitale, diretti dal Comandante Antonio Di Maggio, hanno sequestrato ieri in via Francesco Donati 222 a Dragona un centro ricreativo per bambini di età compresa tra i 4 ed i 12 anni, completamente abusivo. La ludoteca era stata infatti realizzata, secondo quanto appurato dai caschi bianchi dell’ufficio di PG edilizia diretti da Antonello Strino, occupando abusivamente un terreno di proprietà del Comune, confinante con l’abitazione della titolare, su cui erano state realizzate opere edilizie in violazione di ogni norma. All’interno della struttura al momento dell’arrivo dei vigili erano presenti circa 14 bambini che sono stati affidati alle rispettive famiglie. Le strutture sequestrate, tra cui una piscina, una tensostruttura per spettacoli di 198 metri quadrati dove era stata allestita la ludoteca “Circus Endy”, una casetta di legno di 12 metri quadrati con cucina attrezzata, una struttura di 48 metri quadrati per l’accesso al terreno, quattro gazebo con tavoli per il pranzo‎ dei bambini, locali bagni e uffici, erano state realizzate in un’area di circa mille metri quadrati. È stato inoltre sottoposto a sequestro un terreno di circa 2mila metri quadrati di proprietà del Comune dove erano stati posizionati un tappeto elastico e uno scivolo gonfiabile. Al momento sono state denunciate 3 persone: la titolare della proprietà del lotto di terreno per abuso edilizio e la coppia di gestori della ludoteca, attiva da circa 10 anni su un terreno di proprietà del Comune di Roma, per attività ludica non autorizzata e appropriazione indebita.  Nel corso delle operazioni di sequestro a cui ha presenziato anche il direttore del X Municipio Cinzia Esposito, gli agenti hanno scoperto che il 40enne E.C. titolare insieme alla moglie della ludoteca, si trova in regime di detenzione domiciliare nell’abitazione limitrofa al centro estivo poichè coinvolto in un’indagine legata a presunte molestie su minori realizzate proprio all’interno del centro estivo di Dragona.


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