Ostia, Parco Pallotta in balia del degrado


25/7/2016 – Un’area verde tra le più importanti di Ostia ma che purtroppo si trova da tempo a dover fare i conti con l’abbandono e lo scarso interesse da parte delle amministrazioni che nel corso degli anni si sono succedute. È il parco Pallotta ad Ostia ponente. «In anni di battaglie per questo spazio, – spiega Andrea Rapisarda del movimento Ares – abbiamo visto solo flebili accorgimenti da parte del X Municipio e del Campidoglio verso questa realtà: le problematiche si sono ingigantite anno dopo anno, nel totale immobilismo istituzionale verso questa parte del territorio di Ostia. Il fenomeno del bivacco all’interno del parco è peggiorato, vedendo a tutte le ore del giorno orde di sbandati invadere questo quadrante e lasciare sporcizia ovunque: di questa realtà ne risente soprattutto l’area adibita ai bambini, che in uno stato già fatiscente vede il suo utilizzo da parte dei senzatetto come latrina o riparo per le ore notturne. Ma anche il resto dell’area vede – prosegue – uno stato di abbandono, poiché all’erba incolta si vanno ad aggiungere gli atti vandalici presenti all’interno di essa: esempio lampante è lo spazio della fontana, totalmente vandalizzata e pericolosissima per i più piccoli per la presenza di schegge di vetro o pezzi di materiale edile. Le attuali condizioni del Parco Pallotta non solo vedono un posto invivibile per i cittadini e residenti della zona, ma creano numerosi disagi anche alle attività commerciali limitrofi: un’area verde ben gestita vedrebbe un posto vissuto e di aggregazione con la rinascita di un giro dell’economia in questo quadrante di Ostia, al contrario di ora dove la zona è sempre meno frequentata e i piccoli imprenditori stanno chiudendo i loro negozi per questo stato d’isolamento e le condizioni notturne dello stesso giardino urbano. Come Ares – conclude Rapisarda – ribadiamo la necessità di un tavolo tecnico con le istituzioni per parlare di un progetto di riqualificazione dello spazio, cercando il dialogo anche con la parte dei residenti e dei commercianti locali».


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