Isola Sacra, in 500 per dire “no” al centro di accoglienza


15/7/2016 – Hanno protestato «non contro gli immigrati ma contro le modalità del loro arrivo». Sono le 500 persone che ieri pomeriggio si sono date appuntamento in via Trincea delle Frasche a Isola Sacra per manifestare contro il centro di accoglienza che è stato aperto in via Bombonati. Tante persone ma soprattutto tante famiglie con i bambini a seguito, che fino a tardo pomeriggio hanno manifestato sventolando bandiere tricolori contro un arrivo imposto dalla Prefettura e che dovrebbe essere solo il primo di una serie che porterà a breve nella cittadina tirrenica almeno altri 200 immigrati. Una manifestazione che vuole anche essere l’occasione per chiedere alla giunta Montino conto di quelle iniziative realizzate in somma urgenza che solo ora porteranno l’illuminazione in via Bombonati nonostante da tempo i residenti ne facessero richiesta. “In nessun comune d’Italia – spiegano dal comitato Via Bombonari-via Trincea delle Frasche – i centri di accoglienza si realizzano nelle zone residenziali delle città. La nostra scelta di manifestare non è contro qualcuno, né tantomeno ha origini razziali o di intolleranza, ma è mossa dalla necessità di salvaguardare un territorio ormai allo stremo in termini di servizi e di assistenza alle famiglie”. Una manifestazione apolitica quella di ieri che però fin dalle prime ore ha visto l’appoggio dei consiglieri dell’opposizione del Comune di Fiumicino che appena mercoledì avevano portato alla luce come la struttura dove i 20 immigrati vengono ospitati non sia accatastata regolarmente oltre, come sottolineato anche dagli stessi abitanti di via Bombonati sia priva di uscite di sicurezza e scale d’emergenza. “Questa è la risposta a chi per tutta la settimana – spiegano consiglieri comunali Mauro Gonnelli, Federica Poggio e William De Vecchis -, ha definito razzisti e reazionari semplici cittadini che protestavano contra la decisione di realizzare un centro di accoglienza nel cuore dell’Isola Sacra, senza alcun tipo di concertazione con i residenti. Chi si batte il petto oggi è lo stesso che siede al governo di questa città e se ne frega di tagliare i fondi per le famiglie in difficoltà. Sono gli stessi che da tre anni aumentano le tasse locali e le rette delle scuole. Perché Montino non porta la sua solidarietà alle famiglie di Fiumicino che sta costringendo alla fame?” Una manifestazione che oggi alle 16,30 sarà seguita da quella del gruppo Stay Human di Fiumicino che ha organizzato un corteo «per portare solidarietà agli ospiti del centro di accoglienza, dimostrando che un’altra Fiumicino non solo è possibile, ma già esiste. Non ci sentiamo rappresentati dalle immagini dei soliti speculatori di sentimenti, che aizzano al razzismo giocando sulla pelle degli altri. Non ci interessano le manifestazioni di odio, che ignoreremo».

https://youtu.be/NqnamLFb_as



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