Estorsione al tabaccaio, chiesti 15 anni l’uno per Carmine Spada e Emiliano Belletti


21/6/2016 – Richiesta di condanna per Carmine Spada, considerato a capo dell’omonima famiglia criminale di Ostia, e per Emiliano Belletti. Per loro il pubblico ministero Mario Palazzi ha sollecitato una pena di quindici anni ciascuno e diecimila euro di multa, con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un tabaccaio lidense. Spada e Belletti, sono stati arrestati nel maggio del 2014, ad Ostia. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, i due imputati avrebbero preteso prima 25 mila euro e poi ben 270 dal commerciante taglieggiato. La vicenda ebbe inizio quando, nel 2014, Belletti chiede alla vittima una sorta di risarcimento a fronte di una schedina del lotto vincente che, a suo dire, il tabaccaio rappresentato dall’avvocato Giulio Vasaturo legale anche dell’associazione Libera, avrebbe dimenticato di giocare per lui. “Il ‘modus operandi’ degli imputati e’ sempre lo stesso – ha spiegato il pm – deve crescere l’intensità della minaccia e la persona minacciata deve avere talmente tanta paura da temere ritorsioni per sé e per la propria famiglia e per questo non andare alla polizia o ai carabinieri. Se non e’ mafia questa qui…”. Anche la Regione Lazio, il Comune di Roma e l’associazione Caponnetto si sono costituite parte civile nel procedimento.


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