Via Marino Fasan, Sinistra Italiana X Municipio: “Stop allo sfratto”


11/6/2016 – “Le chiamano le “case di ricotta”, quelle realizzate negli anni sessanta dal geometra Armellini sul lungomare di Ponente, a causa di cedimenti e muffe. Ma oggi a preoccupare i residenti dei lotti B/D/F/G/H/N/P di via Marino Fasan non sono certo le crepe sui muri ma lo sfratto notificato e previsto per il prossimo 30 giugno, un provvedimento che avrà pesantissime ricadute sulle famiglie residenti”. Lo dice Marco Possanzini, per Sinistra Italiana X Municipio.
“In queste ore è stata affissa nelle bacheche di tutti questi complessi edilizi, l’ingiunzione di sfratto che, se non verrà bloccata, colpirà centinaia di famiglie che si ritroveranno dalla sera alla mattina sul marciapiede. Parliamo di precari, anziani, persone malate, disoccupati, persone che vivono nel disagio sociale ed economico, centinaia di famiglie residenti in appartamenti che, dagli anni settanta, il Comune affitta dalla Moreno Estate s.a.r.l., una società lussemburghese ora controllata da Angiola Armellini, la figlia del re del mattone romano Renato, accusata in una inchiesta della guardia di Finanza di aver evaso il pagamento di Imu e Ici per milioni di euro. La Armellini è in contenzioso da tempo con il Campidoglio in quanto chiede il raddoppio del canone che il Comune di Roma versa annualmente alla società lussemburghese ed è per questo mancato accordo economico che ha chiesto attraverso i suoi legali di notificare lo sfratto. Tutto questo è inaccettabile, dobbiamo smetterla di arricchire sfacciatamente, con soldi pubblici, le tasche senza fondo di immobiliaristi privati che, senza scrupoli, vogliono fare cassa sulla pelle di chi soffre.
Come Sinistra Italiana X Municipio abbiamo chiesto ai nostri gruppi Parlamentari di intervenire con urgenza su questo tema e abbiamo chiesto un incontro alla Commissione Prefettizia che guida il Municipio X per chiedere garanzie sulla tutela di questa famiglie bloccando innanzitutto il provvedimento di sfratto in attesa che la prossima Amministrazione Capitolina risolva il contenzioso con la Armellini. Non è tollerabile che un contenzioso fra l’amministrazione comunale e un privato cittadino abbia ricadute su terze persone che, oltretutto, sono in larga misura in regola con i pagamenti del canone comunale”.


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