Giardino di Roma, insegue i suoi rapinatori, trans consente alla polizia di arrestare due balordi


20/5/2016 – Ha deciso di reagire. Di non rassegnarsi all’aggressione subita ed è riuscito così a far arrestare i due uomini che lo avevano rapinato. Protagonista un transessuale colombiano che aiutando fattivamente gli agenti del Commissariato di Ostia ha permesso che le manette venissero strette ai polsi dei due stranieri che lo avevano derubato. È la denuncia dello stranierio ad aver fatto partire le indagini. L’uomo ha infatti raccontato ai poliziotti agli ordini della dottoressa Rossella Matarazzo di essere rimasto vittima di una rapina dopo aver trascorso la notte in un locale del centro di Roma compagnia di una sua amica cubana e di K.A. 29enne egiziano e M.E. 36enne albanese, conosciuti nella circostanza. Dopo essere rimasti per qualche ora nel locale, i quattro avevano poi deciso di concludere la serata in casa del transessuale. Appena entrati nell’abitazione in via Nino Taranto a Giardino di Roma, però, il marocchino è andato subito in cucina e ha afferrato un coltello puntandolo alla gola del trans, intimandogli di consegnare tutto il danaro in suo possesso. Ne è scaturita una breve colluttazione, al termine della quale il rapinatore è comunque riuscito ad impossessarsi di 1.500 euro in contanti, fuggendo insieme al complice. Il transessuale non si è arreso, e anzi ha iniziato ad inseguire i due. Quindi togliendosi una scarpa, ha colpito ripetutamente con il tacco alto 12 centimetri l’autovettura dei balordi riuscendo a danneggiare in più parti la carrozzeria. L’attività di indagine del poliziotti ha consentito di mettere insieme i vari elementi raccolti e, partendo con l’analizzare i resti dell’auto, sono riusciti a risalire al modello. Determinante però è stato un ulteriore elemento fornito dal transessuale. L’uomo ha infatti raccontato che prima di arrivare a casa i due avevano chiesto di fermarsi per comprare le sigarette. Dal recarsi nella tabaccheria ed acquisire le immagini e individuare i balordi il passo è stato breve. Con questi elementi e dopo una serie di ulteriori accertamenti al locale notturno, i due sono stati identificati. A questo punto non restava che rintracciarli. Sono quindi iniziati i servizi di appostamento presso l’abitazione dell’utilizzatore dell’auto, fino a quando i due sono stati rintracciati e condotti in Commissariato. Il successivo riconoscimento effettuato dalla vittima della rapina ha confermato quanto già accertato dagli investigatori. I due, al termine, sono stati quindi sottoposti a fermo di indiziato di delitto e associati al carcere di Regina Coeli.  


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