Ostia, dissequestro a metà per lo stabilimento La Casetta


‎27/5/2016 – È stato disposto il dissequestro parziale dello stabilimento La Casetta di Ostia. Il pm Antonino Di Maio ha firmato giovedì il decreto che dispone “il dissequestro di tutti i manufatti non espressamente indicati nel provvedimento” di sequestro preventivo ordinato dal Gip Alessandra Boffi e “la restituzione ai soggetti legittimati”. Una chiusura che aveva di fatto lasciato senza lavoro circa 40 dipendenti che dal giorno dell’applicazione dei sigilli avevano manifestato davanti ai cancelli dello stabilimenti balneare in un presidio attivo 24 ore su 24. Questa mattina il dissequestro parziale e la possibilità per i dipendenti di tornare a lavoro e per i clienti della struttura di poter tornare ad animare l’arenile.
Quello di questa mattina è il secondo dissequestro che da novembre si è alternato ai sigilli. Il primo sequestro, era stato effettuato nel novembre dello scorso anno, da una task force di municipale, capitaneria di porto e demanio marittimo e quindi dissequestrata dopo un contenzioso legale. All’interno dell’attività, che operava con titolo concessorio scaduto di cui nemmeno era stato richiesto l’eventuale rinnovo, sono stati identificati dagli agenti dell’ufficio Pg Edilizia diretti da Antonello Strino, oltre 40 dipendenti dello stabilimento gestito dalla famiglia Salabè, su cui sono in corso accertamenti circa la posizione contributiva. Tra i reati contestati sulla base delle indagini partite lo scorso gennaio ci sono abusi edilizi su area demaniale, ampliamenti e cambiamenti di destinazione d’uso non autorizzati e privi di nulla osta. Nel provvedimento di sequestro preventivo il Gip faceva anche riferimento al mancato intervento dell’amministrazione che nel corso degli anni non si è adoperata per bloccare i lavori oggi denunciati nello stabilimento di lungomare Amerigo Vespucci. 


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