22/5/2016 – Quindici persone in manette e un complesso residenziale sgomberato. È il bilancio dell’operazione che nei giorni scorsi i carabinieri di Ostia hanno portato a termine all’Infernetto volta al contrasto del furto di elettricità. L’intervento ha preso il via dopo una segnalazione giunta ai militari con la quale si spiegava che il contatore elettrico a servizio delle casupole era stato manomesso e di fatto l’elettricità veniva presa senza che i consumi venissero regolarmente pagati all’azienda elettrica. E quando i tecnici Acea si sono recati in via Gaspare Scuderi con i carabinieri hanno solo dovuto aprire il contatore per verificare
che era stato manomesso e dare il via libera agli arresti. Quattordici le persone in tutto, 9 cittadini romeni, 3 senegalesi e una coppia di indiani per cui sono scattate le manette. Il quindicesimo arresto è scattato per il padrone del palazzo, G.B. un romano di 81 anni. Per tutti il magistrato di turno Corrado Cappiello ha stabilito, nel corso dell’udienza di convalida, il rinvio a giudizio e il processo per furto di elettricità che per il proprietario di casa riguarda anche la sua attività commerciale che si trova a poca distanza. Tutti sono stati rimessi in libertà e potranno rientrare nelle loro abitazioni, in quanto è stata esclusa la possibilità di reiterazione del reato. I tecnici dell’Acea hanno infatti interrotto l’approvvigionamento elettrico. Il contatore di via Scuderi, secondo quanto emerso nel corso dell’udienza sarebbe intestato alla moglie dell’81enne che da tempo affittava i mini appartamenti, sembra in nero, a un affitto mensile di circa 300 euro, cifra che secondo quanto riferito dagli inquilini sarebbe stata comprensivi dei consumi. Nel corso dell’udienza il proprietario delle abitazioni avrebbe escluso un suo coinvolgimento e avrebbe spiegato di ricavare mensilmente circa 30mila euro dal comprensorio. Una cifra che secondo le stime dell’Acea corrisponderebbe alle cifre fino ad ora evase.