Varchi, tra degrado, abbandono e merce degli ambulanti


11/4/2016 – Sepolti dalla sabbia, semi crollati e pericolanti. Sono i varchi realizzati a lato del Pontile di Ostia. La denuncia arriva da alcuni lidensi che si sono rivolti a Ostia NewsGo dopo che ieri si sono ritrovati a fare i conti con le condizioni di estremo degrado in cui versano gli accessi alla spiaggia. Basta infatti tentare di raggiungere la battigia per ritrovarsi davanti ad uno scenario di desolazione ed abbandono. La sabbia, mai rimossa ha finito con il ricoprire la passerella che consentiva di superare il dislivello con il Pontile. Molti sono poi i tratti dove sotto il suo peso è parzialmente crollata, altri invece quelli dove le tavole di legno sono pericolanti rendendo il percorrerli in pericolo sia a piedi sia soprattutto per chi vuole farlo con i bambini. “Oltre alla situazione di degrado – sottolineano i cittadini – i varchi e gli spazi sottostanti sono utilizzati dai venditori ambulanti come deposito per le loro merci. Uno spettacolo tutt’altro che dignitoso e che rendono inutilizzabili i passaggi. Che li hanno aperti a fare se poi non ne viene garantito l’utilizzo con una pulizia non dico costante ma almeno saltuaria”. Nelle scorse settimane anche l’associazione Mare Libero aveva denunciato la pericolosità dei varchi ai lati del pontile. “Alla destra, confinante con lo stabilimento Elmi, il varco ad oggi è rimasto esattamente come era al momento della riapertura nel luglio 2014: una sorta di cunicolo largo circa 85 cm e lungo circa 40/50 m. Il lato destro dello stesso è composto da rete metallica alta circa 2 mt con spuntoni di ferro ed a tratti arrugginita, il tratto iniziale è completamente chiuso dal retro di file di cabine, pannelli di legno e teloni che impediscono la visibilità e rendono il luogo pericoloso. Alla destra – prosegue Mare Libero – il varco confinante con lo stabilimento Battistini, il cui riassetto con pavimentazione e corrimano in legno è costato ai contribuenti oltre 30mila euro, sta divenendo anch’esso inagibile e pericoloso a causa del crollo di un tratto della pavimentazione in legno causato probabilmente dal peso della sabbia depositatasi e mai tolta”.


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