Morti a causa delle buche, il doppio rispetto a quelli per omicidio


16/3/2016 – “Destano scalpore le dichiarazioni del Procuratore Capo di Roma Giuseppe Pignatone, su come il numero dei decessi dovuti alle buche corrisponda al doppio di quelli per omicidio e questo sebbene negli ultimi anni vi sia stata una recrudescenza della lotta tra bande nella capitale”. Lo dice in una nota il sindacato UGL della Polizia Locale.
“Tra i tanti filoni di indagine sulla gestione degli appalti e degli affidamenti diretti alle ditte di manutenzione stradale, forse si dovrebbe anche indagare sull’effettiva devoluzione della quota dei proventi contravvenzionali, prevista dall’Art. 208 del Codice della Strada – spiega Marco Milani, coordinatore romano della UGL Polizia Locale – in un anno che ha visto emettere contravvenzioni, solo nella Capitale per un importo pari a 250 milioni di euro, dato destinato ad aumentare a 375 milioni per il prossimo anno. Risulta, quindi, difficile giustificare i mancati interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle strade, specie considerando come, un quarto della cifra suddetta, sia destinata per legge a tale scopo”. Insiste il sindacalista che conclude: “Analogo discorso potrebbe essere fatto per il Corpo di Polizia Locale e le sue storiche carenze, a partire dal vuoto di organico, fino al problema del “salario accessorio” è infatti sempre l’Art. 208 a stabilire come, un quarto dei proventi di contravvenzionali, vada devoluto per rendere efficiente e funzionale il Corpo di Polizia che ha emesso tali contravvenzioni. Disposizioni di legge che – conclude Milani – il Comune di Roma, negli anni, ha puntualmente disatteso”.


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