Dragoncello, ultra ottantenne a processo per aver aggredito un poliziotto


29/2/2016 – Un ultra ottantenne si vede bussare alla porta la polizia all’alba per una perquisizione ed aggredisce gli agenti ed ora nonostante i poliziotti non abbiano sporto denuncia in considerazione dell’età avanzata si troverà in un’aula di Tribunale a risponderne per scelta del pubblico ministero. Protagonista Giuseppe D. all’epoca dei fatti 82enne. Alle prime luci del 22 maggio del 2013 l’uomo, padre di una donna imputata in un procedimento per appropriazione indebita, si vide svegliare poco prima delle 6 da alcuni poliziotti incaricati di effettuare la perquisizione dell’abitazione di Dragoncello dove la donna risultava domiciliata ma in cui, nei fatti, non abitava da tempo. Un risveglio brusco per l’anziano, ex appartenente delle forze dell’Ordine, che non aveva accolto in maniera amichevole gli agenti rivolgendo loro frasi colme di insulti e cercando di colpire, con la forza che poteva avere un ultra ottantenne, a pugni un sostituto commissario. A dissolvere il momento di tensione ed a riportare l’atteggiamento dell’anziano rapidamente “nei ranghi” era stato l’intervento della moglie che con poche parole era riuscita a tranquillizzarlo e raccontando poi ai poliziotti del carattere un po’ burbero dell’anziano marito. Una vicenda che si era conclusa con la relazione del poliziotto aggredito che anche in considerazione dell’età avanzata del signor Giuseppe aveva deciso, insieme agli altri colleghi, di non presentare alcuna denuncia. “Una scelta che però inspiegabilmente – spiega l’avvocato Luciano Randazzo, che insieme alla dottoressa Giulia Vicedomini, rappresenta l’anziano – il pubblico ministero al termine delle indagini preliminari ha deciso di ignorare, proseguendo nel procedimento, e denunciando per violenza contro pubblico ufficiale il signor Giuseppe che domani – conclude Randazzo – dovrà presentarsi in Tribunale ed affrontare un processo assurdo”


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