I cdq San Giorgio e Prato Cornelio insieme per la riqualificazione del quartiere


30/11/2015 – Un sopralluogo congiunto per porre l’attenzione sulle condizioni in cui versa San Giorgio. Ad organizzarlo nei giorni scorsi sono stati il comitato di quartiere Prato Cornelio e San Giorgio. Due realtà vicine quelle presiedute da Agnese Schiavon e Luigi De Angelis che in alcuni tratti si sovrappongono territorialmente. E allora l’idea: unire le forze per denunciare lo stato di degrado in cui versa il quartiere con la speranza che una voce più unitaria possa portare alla realizzazione di quegli interventi da tempo attesi.

LE CRITICITA’

Sono diversi i “punti caldi” su cui De Angelis e Schiavon hanno voluto puntare l’attenzione a partire dalla scarsità degli interventi dedicati alla manutenzione stradale che hanno portato alcune zone ad essere quasi impraticabili per pedoni ed automobilisti. Su tutte lo stato del marciapiede di via Gino Bonichi dove nel corso degli anni il continuo parcheggiare dei camion degli espositori delle bancarelle lo ha completamente degradato trasformandolo in un percorso ad ostacoli praticamente impossibile da utilizzare per disabili e persone sulla sedia a rotelle. Ma sono numerose anche le buche disseminate per tutto il territorio di San Giorgio e che nonostante le segnalazioni ancora nulla sembra essere stato fatto. Altra problematica è quella relativa alla raccolta delle foglie avviata solo negli ultimi giorni ma che allo stato attuale rappresenta ancora un’emergenza. Basta infatti percorrere alcune delle strade principali, come via di Saponara, per trovarsi davanti ad una distesa di foglie che in molti casi otturano le caditoie, dove presenti, rischiando alle prime piogge intense di trasformare le vie in una fiume con tutti i disagi che possono derivarne. Sempre l’assenza di manutenzione sta avendo ripercussioni sulla sicurezza di piazza dei Segantini dove gli alberi sempre più alti hanno avvolto completamente i pali della luce rendendoli di fatto inutili e avvolgendo l’area nell’oscurità durante le ore notturne. Ma Schiavon e De Angelis hanno voluto porre l’accento anche sui disagi derivanti al mercato settimanale e il mancato rispetto degli orari di smantellamento degli stand e della raccolta dei rifiuti. “Basterebbe – concludono – che ogni banco al momento di andare via lo facesse prima di tutto per tempo e poi che raccogliesse autonomamente la propria immondizia. Così facendo gli uomini dell’Ama impiegherebbero pochi minuti per ripulire l’area e quindi consentire la riapertura della strada riducendo i gravi disagi alla circolazione che vi verificano proprio in questa fascia oraria”.


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