Ostia, blitz di Casapound nelle stazioni della Roma-Lido


7/11/2015 – “Ridateci i treni degli anni ’30 “, questa la provocazione lanciata da CasaPound Italia litorale romano come soluzione ai continui disagi sulla linea della Roma-Lido. “Abbiamo affisso in tutte le stazioni della Roma-Lido del municipio – si legge in una nota del movimento – delle nuove tabelle orarie nelle quali sarà possibile trovare indicazioni più attinenti alla realtà quotidiana. ‘Tra un pò” e “se non è guasto dovrebbe passare” sono infatti solo alcune delle frasi che i pendolari potranno trovare nelle stazioni del cosiddetto trenino. Sono infatti numerossissimi i disagi che sono obbligati a sopportare tutti i giorni i tanti lavoratori che dal X municipio si spostano nelle zone più centrali della Capitale usufruendo di quella che dovrebbe essere “la Freccia del Mare” e che, invece, è ridotta ad un convoglio lento, strutturalmente vecchio ed in perenne ritardo. Inaugurata nel 1924 per volontà diretta di Benito Mussolini che voleva rendere Ostia e le zone limitrofe parte integrante di Roma – continua la nota – la tratta raggiunse la sua massima efficienza negli anni ’30, quando con circa 70 percorrenze quotidiane l’attesa massima era di 15 minuti. Un gioiello di pubblico trasporto distrutto dai bombardamenti subiti dalla città verso la fine del secondo conflitto mondiale e da lì in poi sempre più trascurato. La poca importanza che le amministrazioni che si sono susseguite hanno dedicato alla tratta è evidente dalla gioia con cui è stata accolta la sostituzione dei vagoni con quelli dismessi dalla Metro B e dai numerosi fatti di cronaca che lo vedono protagonista come corse soppresse, passando per guasti e scioperi per arrivare a vere e proprie esasperazioni di massa di chi è costretto ad usufruirne tutti i giorni per raggiungere il centro città o il proprio posto di lavoro. Recentemente la situazione è soltanto peggiorata – conclude la nota di CasaPound Italia litorale romano – nonostante i proclami dell’ormai ex presidente del X Municipio Tassone che in campagna elettorale millantava una frequenza delle corse ogni 7 minuti. Non solo la frequenza nei fatti non è migliorata, ma anzi sono aumentati i disagi. Poco da dire quindi: ridateci i treni degli anni ’30“.


LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here