Roma-Lido, pendolari ancora costretti sui binari e domani arriva un nuovo Caf


12/10/2015 – Sono terminati alle prime ore della mattina i lavori per la riparazione del guasto alla linea aerea che domenica sera ha lasciato a piedi decine di pendolari costringendoli ancora una volta ad abbandonare il convoglio e percorrere a piedi i binari per raggiungere la fermata della Roma-Lido di Casalbernocchi scortati dal personale della sicurezza di Atac. A dare notizia del completamento dell’intervento è stata la stessa Atac che ha spiegato come il servizio sia iniziato regolarmente alle 5,30 mentre la sera prima fino alla chiusura della tratta la circolazione era viaggiata su un binario unico. “Il servizio, partito regolarmente con otto treni, – spiegava ieri l’azienda della mobilità – ha subito successivamente alcuni rallentamenti per il guasto a due rotabili. La circolazione è in via di normalizzazione”. Insomma se la situazione era partita bene era bastato poco ieri ai pendolari per capire che si trovavano davanti solo ad un fuoco di paglia e per obbligarli a fare i conti con i soliti disagi che ormai da mesi si ripresentano praticamente ogni giorno e che non hanno evitato negli ultimi cinque mesi di portare già i viaggiatori lungo i binari e addirittura dopo lunghe attese alla stazione di Porta San Paolo a bloccare come forma di protesta la circolazione scendendo dalle banchine fermando i convogli. Nel frattempo sempre ieri l’Atac ha annunciato come da oggi “sulla linea verrà inserito un nuovo treno CAF. Ciò consentirà di poter contare su un treno di nuova generazione che contribuirà al miglioramento della qualità del servizio”. Appena una manciata di ore prima il convoglio si era fermato nella campagna tra le stazioni di Vitinia e Casalbernocchi dopo che numerose scintille si erano propagate lungo la linea aerea. Dopo il fermo del treno i pendolari avevano deciso, come ormai accaduto già numerose volte, di abbandonare i vagoni e nel più completo buio, aiutati solo dalle luci dei cellulari, raggiungere la più vicina stazione, quella di Casalbernocchi, dove avevano potuto risalire sulle banchine.


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