PAROLA AL LETTORE – Lettera aperta alla “politica”


13/10/2015 – La politica, fare politica, essere un politico, parlare e pensare politichese, mantenere l’integrità politica. Uffff, solo pronunciare tutto questo, è sfiancante, personalmente ho una idea e un pensiero tutto personale della politica, e del “fare” politica. Sono cresciuto e realizzato gran parte dei miei sogni, professionali e se vogliamo politici, negli anni dove la politica era la strada, le affollatissime assemblee universitarie, le lotte per conquistare i diritti sociali e civili, dove nelle oceaniche manifestazioni di massa ci si confrontava faccia a faccia, dove tutto veniva affrontato con trasparenza e consapevolezza. Negli ultimi anni, ho avuto la certezza che la nuova politica, avere il potere politico, venga considerato un ghiottissimo “osso” da rosicchiare, dove tutti ambiscono ad azzannarlo, affondando i loro voracissimi denti, in quella politica, ormai diventata un “oggetto misterioso, esclusiva fonte di potere e fameliche ambizioni”. Argomento attualissimo, la “conquista” politica di Roma, la Città Eterna, la Caput  Mundi, città che conosco benissimo avendola vissuta palmo a palmo, in particolare nella periferia profonda, la periferia di Pasolini, delle borgate, dove vivere una vita dignitosa, costa tantissimo, dove come per una legge non scritta, nessuno regala nulla a nessuno. Roma…. una città difficile, a volte ingestibile, dove tutto “e’ come sembra” sporca, pericolosa, malgestita, malgovernata. Roma è una vecchia signora scontrosa, dove il peso dei suoi millenari anni cominciano a farsi sentire. Roma, è il “contrario di tutto” caotica, indisciplinata, la vecchia signora, spesso è talmente irrascibile, da diventare insopportabile, dove le sue borgate, ancora oggi, in un improbabile 2015, emanano un soffocante odore di fame e miseria, in questa questa Roma, papalina, borghese, ed eccessivamente politicizzata, migliaia di persone vivono in baracche, favelas cittadine, a due passi da chi per sputare sentenze nei palazzi del potere, da chi dovrebbe tutelare i suoi affamati cittadini, con un patetico “blabla” politichese, ignora la “vera” realtà di questa città. Roma, tanto ambita in questi giorni, tanti “paladini” pronti al nuovo cambiamento, “Roma ha bisogno di essere rispettata, è portata a nuova vita, per il benessere dei suoi cittadini” questo è uno dei milioni di temi ricorrenti, la politica, sta affilando gli artigli, pronta per la nuova “crociata” dove tutti promettono tutto, dove si ergono a salvatori di questa nostra beffeggiata città. Uno dei miei pensieri ricorrenti è sempre stato che, “possono cambiare i protagonisti e le comparse, ma, da cinquant’anni, la “sceneggiatura” il copione per governare Roma è sempre lo stesso, un copione ormai sgualcito, ridotto all’osso, essendo stato rosicchiato da tutti i lupi e le iene che l’hanno governata, il cambiamento sarà difficile e senza soluzione di continuità, se non cambia il “testo” se chi governerà la nostra città, non sentirà amore, per la “Vecchia Signora”, se non si azzerano i compromessi, se non si esce dal cappio della malavita e delle “famiglie” che hanno “sempre” governato è gestito Roma, dove parlare e promettere è semplice, ma viverla e soffrire con lei, la “Vecchia Signora” chiamata Roma, con la sua gente, con le sue borgate, decisamente è tutt’altra cosa.”

“HO UN SOGNO CHIAMATO ROMA”

“ROMA, NON SI PARLA, ROMA, SI VIVE!!”

Gaetano Di Staso


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