10/6/2015 – Anche il Consiglio di Stato conferma la legittimità della delibera con la quale l’amministrazione capitolina ha consentito l’apertura di idonei varchi per l’accesso al mare di Ostia. Il Consiglio di Stato, in due distinte ordinanze, ha respinto l’istanza cautelare presentata da due operatori balneari che si erano appellati contro il provvedimento predisposto dal Campidoglio, che impone la rimozione dei cancelli che ostruiscono l’accesso libero alla spiaggia. E’ stata così premiata la linea difensiva dell’avvocatura del Campidoglio, guidata dall’avvocato Rodolfo Murra. Il CdS ha rilevato che il demanio marittimo “è direttamente e inscindibilmente connesso con il carattere pubblico della sua fruizione collettiva, cui è naturalmente destinato, rispetto alla quale cui l’esclusività che nasce dalla concessione costituisce eccezione” e considerato che di questo principio generale costituiscono applicazione, tra l’altro, sia la legge 27 dicembre 2006, n. 296, “a norma del quale costituisce clausola necessaria del provvedimento concessorio l’obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione” sia le norme del vigente Piano di utilizzazione degli arenili (PUA) di Roma “che prevede che dovrà essere lasciato libero sul confine fra due concessioni un corridoio di non meno di mt. 2 per permettere l’accesso libero”. In virtù di questo i giudici hanno considerato che i provvedimenti impugnati dai ricorrenti in primo grado “sono funzionali a garantire il suddetto interesse pubblico”. L’ordinanza ricorda inoltre che “le norme del vigente Piano di utilizzazione degli arenili di Roma Capitale, prevedono che dovrà essere lasciato libero sul confine fra due concessioni un corridoio di non meno di 2 metri per permettere l’accesso libero”. I due soggetti ricorrenti sono stati condannati a versare 3.000 euro ciascuno al Campidoglio per le spese sostenute nella fase cautelare.
“Ringrazio l’Avvocato Rodolfo Murra, uno degli straordinari dirigenti di cui dispone il Comune di Roma, per il suo impegno e la sua eccezionale professionalità; e con lui tutta l’Avvocatura Capitolina che, ancora una volta, ha consentito l’affermazione della legalità a difesa dei diritti fondamentali dei cittadini romani. La vittoria conseguita al Consiglio dei Stato sulla questione varchi è solo un piccolo, ma fondamentale, passo per ridare alla Capitale d’Italia l’affaccio sul Mediterraneo, perché Roma ha il mare e adesso finalmente lo sa”. Lo dichiara, in una nota, l’assessore alla Legalità di Roma Capitale Alfonso Sabella.