Ostia, cyber-bullismo, si conclude la campagna della Polizia contro i rischi della rete


3/6/2015 – Si conclude ad Ostia in piazza dei Ravennati con gli studenti del Labriola, Anco Marzio, Fanelli, Sangallo e Vega, la più importante e imponente campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete.
Dopo essere partiti il 13 gennaio scorso da Piazza del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, lungo un percorso di oltre 9000 km, da Roma a Milano a Palermo, passando per oltre 50 città, la manifestazione educativa ha visto gli operatori della Polizia Postale e delle aziende, attraverso un truck allestito con un’aula didattica multimediale, incontrare più di 100.00 tra studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online con un linguaggio semplice ma esplicito, adatto a tutte le fasce di età. Ancora una volta Aziende come Facebook, Fastweb, FireEye, Google, H3G, Libero, Microsoft, Telecom Italia, Twitter, Norton by Symantec, Skuola.net, Vodafone, Virgilio, Wind ,Youtube, Italwork, Scania, Continental, Nestlè e Radio Dimensione Suono insieme alla Polizia di Stato per un solo grande obiettivo: ”fare in modo che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie, non avvengano più”. Grande successo anche per la rappresentazione teatrale di Like – Storie di vita online realizzata per la Polizia di Stato, novità di questa edizione, che racconta la storia di Andrea, vittima di bullismo, balzato alle cronache come il ragazzo dai pantaloni rosa.
Da quanto emerge poi da molte indagini svolte, i social network sono ormai diventati uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità dei teenager. Tra i motivi principali che spingono i ragazzi all’uso dei social, ci sono infatti il desiderio di informarsi sia sulle notizie (59%) che su quanto accade ai propri amici e conoscenti (51%) ma anche sostituire, per ragioni di risparmio economico, telefonate e sms (44%). Così non stupisce che 9 ragazzi su 10 hanno uno smartphone con accesso internet in mobilità. Tra questi oltre il 60% accede ai social mentre si trova a scuola e quasi la metà di loro anche in presenza di un docente. Oltre la metà degli intervistati trascorre sui social network più di un’ora al giorno. Globalmente 1 ragazzo su 4 si dichiara sempre connesso, rispondendo prontamente ad ogni notifica proveniente da smartphone, tablet o pc. Circa 12 mesi fa il dato degli “always-on” era di poco inferiore a 1 su 3. Da questo ne discende la necessità di disporre sempre di una connessione internet.
Quando viene a mancare, 1 su 6 ammette di provare un senso d’ansia e di prodigarsi per ristabilire subito l’accesso alla Rete, mentre la metà degli intervistati vive questa situazione con fastidio ma senza fretta di riconnettersi. Preoccupa in maniera più forte il fenomeno del cyberbullismo: circa 2 ragazzi su 3 ritengono che fenomeni di questo tipo siano in aumento. Infatti la metà di loro ha avuto esperienza diretta o indiretta di fenomeni di questo tipo e, dai dati a disposizione, emerge sempre più marcatamente il cosiddetto bullismo al femminile. Per questo motivo, 4 su 5 accoglierebbero con favore incontri con esperti per formare gli studenti all’uso dei social.
Il mondo reale – afferma Nunzia Ciardi, Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Lazio – è sempre più interconnesso con quello virtuale: siamo ormai cittadini del web. Questo nuovo “status” non sempre è però vissuto con la giusta “consapevolezza” da parte dell’internauta il quale, a volte, si trova di fronte a “fenomeni” imprevedibili che non sa riconoscere e affrontare. Phishing, Hackering, Adescamento on Line, Truffe, Furti di Identità, Cyberbullismo, sono solo la punta di un iceberg. Portare alla luce tali “fenomeni”, suggerire quali atteggiamenti adottare, condividere le esperienze acquisite nell’affrontare i tranelli che spesso la Rete ci “offre” è ciò che gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno attuato con gli studenti, i docenti ed i genitori incontrati nell’ambito della campagna Una vita da social che vede, nella tappa di Lido di Ostia, l’ultima di una serie lunghissima di incontri in moltissime province d’Italia”.


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