Ostia Antica, il gioiello dimenticato


24/6/2015 – “All’interno del Borgo di Ostia Antica avanza senza sosta l’onda di degrado ed indifferenza istituzionale, da oltre 12 anni delle oscene impalcature deturpano uno degli ingressi del Borgo, in via Gesualdo, un mostro di acciaio arrugginito e palanche di legno ormai marcio, ennesimo esempio di mala gestione dei soldi pubblici”. A parlare è Gaetano Di Staso del cdq Ostia Antica-Saline.
“I vicoli, bellissimi, del Borgo, rischiano di sprofondare per un lento cedimento del manto pedonale, composto dagli storici “sampietrini” per un lento degradare della rete fognaria ormai pericolosamente datata. La chiesa di Sant’Aurea vive di se stessa, e grazie all’attenzione di padre Agostino che ne cura la stabile efficienza e grazie anche al solidale contributo dei fedeli.
Ciliegina, negativa, – prosegue – il Castello di Giulio II, abbandonato, chiuso ormai da mesi, negato ai tanti visitatori che provengono da ogni dove”.

Questa la cronistoria del Castello di Giulio II:

“IL CASTELLO RIMARRÀ CHIUSO PER LAVORI DI RESTAURO.”

“Un cartello “anonimo” recita cosi, da oltre 10 mesi, ad oggi nessun lavoro di restauro è stato portato a compimento, sia all’interno, che all’esterno del sito. Da oltre 10 mesi, – spiega Di Staso – come da sempre per tutto il Borgo di Ostia Antica, la struttura ha perso tantissimo di immagine nei confronti dei turisti italiani e stranieri, e cosa da non sottovalutare, centinaia di migliaia di euro di introiti. L’assordante silenzio dei Beni Culturali, e della passata amministrazione, è un insulto alla cultura, ed una mancanza di rispetto verso i residenti del Borgo e di tutti i cultori della fantastica storia della nostra bellissima regione. Forse qualcuno dimentica, e/o vuole dimenticare, che Ostia Antica, è Roma, non una semplice periferia, ma una delle culle che hanno dato origine alla Roma imperiale che ha conquistato e civilizzato l’Europa. Forse è giunto il momento di dare un senso a tutto questo, forse è giunto il momento che il Ministro Dario Franceschini, il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il Sindaco di Roma Ignazio Marino, mettano la faccia ed un sostanziale impegno per dare lustro ad un sito di importanza nazionale ed europea”.


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