23/5/2015 – “Quindici anni di gestione, tra conservazione e valorizzazione, hanno dato un contributo fondamentale alla biodiversità dell’Area marina protetta delle Secche di Tor Paterno. Oggi l’Area marina è in buono stato di salute ed è la seconda in Italia per biomassa, dopo l’AMP Tavolara”. Così il Commissario straordinario di RomaNatura, Maurizio Gubbiotti, a pochi giorni dall’apertura della manifestazione per l’Expo 2015 “Saperi e sapori nel mare di Roma”, che si terrà alla Casa del Mare di Ostia e non solo dal 27 giugno al 24 ottobre. “Un modello di gestione – prosegue – basato sul dialogo con i portatori di interessi dell’area, quindi le comunità di pescatori artigianali e i diving center locali, per costruire un futuro sostenibile per il mare di Roma”. E proprio allo sviluppo sostenibile del turismo subacqueo è dedicato uno studio promosso dall’Ente e previsto dal Piano di gestione, condotto nel biennio 2013-2014 e conclusosi di recente, che ha portato al mappaggio e al monitoraggio delle risorse sottomarine dell’Area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno.
Sono stati descritti e cartografati in modo dettagliato i fondali delle Secche di Tor Paterno a partire dalle 6 boe di ormeggio che i diving accreditati e i subacquei autorizzati utilizzano per le immersioni nell’area marina protetta, accessibile oggi a sub esperti per le sue caratteristiche di profondità e distanza dalla costa.
Dallo studio è emersa una vera e propria guida alle immersioni nell’Area marina, che presto verrà resa disponibile in una App promossa da RomaNatura in occasione dell’Expo 2015.
Per ciascuna boa sono descritti i percorsi sottomarini alla scoperta della biodiversità dell’AMP, la durata e tipologia dell’immersione, la profondità minima e massima raggiungibile, le specie protette o rare presenti.
Ma lo studio non è finalizzato solo alla fruizione, bensì anche al miglioramento della gestione dell’Area marina. A questo scopo nel corso dell’estate partirà una campagna di rilievi batimetrici di dettaglio per la mappatura integrale dei fondali in 3D con sonar e ecoscandaglio.
In questi mesi verrà inoltre avviato il monitoraggio dei Coralli presenti nell’AMP e il secondo monitoraggio della Posidonia oceanica, Fanerogama marina esclusiva del Mediterraneo, ormai rara nel mare laziale per l’inquinamento e per i danni da ancoraggi e da pesca a strascico. Le praterie di Posidonia dell’AMP delle Secche di Tor Paterno sono un habitat ad alta biodiversità, con specie tipiche come il cavalluccio marino e la pinna (il più grande bivalve del Mediterraneo) e sono Sito di Interesse Comunitario (SIC), esteso alla parte centrale delle Secche. Il sito ha una superficie di 27 ha e coincide all’incirca con la batimetrica dei – 35 mt.
L’Area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno, vera e propria “isola sotto il mare”, oasi di biodiversità inaspettata nel mare di Roma, è situata a 5 miglia dalla costa tra Ostia e Torvaianica ed è l’unica in Italia interamente sommersa. Istituita nel 2000 dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è affidata in gestione all’Ente RomaNatura.