Dragona, sit-in contro l’assenza di illuminazione pubblica


30/6/2015 – Flash mob di protesta contro l’assenza di illuminazione pubblica a Dragona. Ad organizzare il sit in che si terrà martedì 7 luglio, alle 18, nel parcheggio che si trova all’angolo tra via Donati e viale dei Romagnoli, è il Comitato dei Cittadini Dragona. “A causa del furto dei cavi di rame, molti cittadini di Dragona sono costretti a vivere al buio, senza l’illuminazione pubblica, da circa sei mesi. – denunciano dal Comitato lanciando anche l’hashtag #luceadragona -. Le istituzioni locali e comunali sono state sollecitate ad intervenire per il ripristino della luce e per trovare soluzioni che impediscano nuovi casi analoghi che purtroppo sono sempre più frequenti. Il Dipartimento del Comune di Roma ci ha recentemente informati che provvederà all’acquisto di 29 km di cavi di rame, ma non ha indicato ne i tempi ne ci ha assicurato che essi saranno impiegati per Dragona. Diciamo basta, siamo stanchi di pagare tasse per non avere in cambio i servizi che ci spettano. Due settimane fa i cittadini si erano incontrati per discutere del problema dichiarandosi “favorevoli ad un’azione di protesta per sensibilizzare l’opinione pubblica e spronare l’amministrazione ad intervenire”.

“Malgrado i ripetuti solleciti agli organi preposti e incontri con le Istituzioni Locali e Comunali, volti a segnalare il disagio cui sono costretti molti abitanti del quartiere di Dragona ormai da molti mesi, privi del servizio d’illuminazione pubblica nelle vie a causa del furto dei cavi di rame, ancora oggi molte vie sono al buio e nessun intervento risolutivo è stato messo in campo. – spiegano dal Comitato cittadino Dragona – Riteniamo che tale condizione non sia più accettabile dalla cittadinanza, la cui sicurezza è seriamente compromessa, come pure il diritto a un servizio pubblico di cui è priva ormai da troppo tempo. Nessun intervento programmatico peculiare per Dragona è stato formalmente comunicato nonostante le numerose segnalazioni specifiche effettuate dal locale Comitato di Quartiere, rivelando nei fatti una noncuranza per le problematiche di un quartiere periferico già fortemente provato”.


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