Mafia ad Ostia, Roberto Spada: “Non c’è nessun clan, solo calunnie”


21/5/2015 – “Il clan Spada è stato creato dai media. Io con la giustizia non ho alcun conto in sospeso. Come si è arrivato a parlare di me come reggente del clan Spada? Non ne conosco il motivo. Mi sento calunniato. Dicono che sono mafioso, ma chi mi conosce sa che non è vero”. Lo ha detto Roberto Spada a Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, intervistato da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, conduttori di ECG Regione, nell’ambito di un’inchiesta giornalistica realizzata per mettere a fuoco la realtà di Ostia. “Sono una persona comune, come tutti gli altri. Io con la giustizia non ho alcun conto in sospeso. Ho fatto un reato a 18 anni, basta.  Ho sbagliato solo una volta, ventidue anni fa. Il clan Spada – ha ribadito – non esiste: a Ostia ci sono 500 persone con questo cognome, siamo una famiglia numerosa, su tantissime persone è normale che ci possono stare 15 pregiudicati. Se prendo le distanze dalle pecore nere della famiglia? Certo, è normale, se uno sbaglia è giusto che paghi. Ho un bar, sono regolare, pago tutti i contributi. Ogni tanto gioco a Poker, visto che sono un pokerista professionista, nel mondo del poker sono anche abbastanza conosciuto”. A proposito della palestra sgomberata qualche giorno fa dal Comune e che era gestita dalla compagna di Spada l’uomo afferma: “C’era uno schifo, uscivano topi da ogni posto, abbiamo ripulito e sistemato. In questa zona  purtroppo non c’è nulla. Abbiamo aperto questa palestra, anzi questa scuola di danza, quando abbiamo cercato di regolarizzarci. Quando siamo andati al Comune ci hanno chiesto arretrati a partire dagli anni ’70. Quella palestra era abbandonata, prima di entrarci chiedemmo il permesso, abbiamo ripulito. In questa zona purtroppo non c’è nulla. Dal 2005 al 2011 abbiamo pagato addirittura l’affitto per questo locale, fino a quando ci hanno fatto una proposta: o 850.000 euro da pagare subito o 9.500 euro al mese di affitto. Per noi era impossibile pagare una cifra del genere e da quel momento in poi la palestra è stata occupata non a scopo di lucro. C’è una raccolta firme in corso per chiedere la riapertura della palestra”. Su questa vicenda, sempre da Radio Cusano Campus, è stato intervistato Alfonso Sabella:  Sabella ha dichiarato: “Abbiamo accertato che c’era un immobile di proprietà del comune che era stato abusivamente occupato per esercitare un’attività commerciale, per questo abbiamo preceduto al sequestro preventivo dell’immobile, denunciando gli occupanti alla procura della Repubblica a seguito di una regolare querela sporta dal Sindaco di Roma, Ignazio Marino”. Sabella ha fatto anche un primo bilancio sulla sua attività ad Ostia: “C’è scarsità assoluta di risorse finanziarie che sono necessarie per assicurare i servizi essenziali ai cittadini. In un territorio come questo, in cui le mafie ci sono, l’assenza dello stato favorisce la penetrazione criminale. Quando le mafie stesse si fanno esse dispensatrici di servizi vuol dire che lo stato ha perso, e a Ostia non possiamo perdere. Stiamo lavorando mondo con l’assessore al bilancio, c’è scarsità generale di risorse su tutta Roma, la coperta è corta, stiamo provando a fare miracoli”. Tornando a Spada, sull’esistenza della mafia a Ostia ha risposto così: “Io credo nella giustizia, ci sono i giudici per fare questo lavoro. Se le persone vengono condannate probabilmente avranno le proprie colpe, se invece vengono assolte evidentemente si trattava di un fuoco di paglia”. Spada, come già emerse dal suo profilo di Facebook, ha ribadito di simpatizzare per il Movimento Cinque Stelle: “Qui la gente non riesce ad arrivare a fine mese. La destra ha fatto i danni, la sinistra ha fatto i danni, perchè non provare il Movimento Cinque Stelle? Ad oggi sono un loro elettore, poi se sbaglieranno perderanno il mio voto come, credo, quello degli altri”.


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