23/4/2015 – Il bel tempo previsto per il prossimo fine settimana consente al Cea, Centro di educazione ambientale del Litorale Romano, di organizzare due escursioni all’insegna della scoperta della natura.
Sabato 25 aprile, alle ore 10.30, a partire da Ponte Sant’Angelo, l’architetto Fabrizio Madonna porterà sulle tracce delle storiche piene del Tevere; domenica 26 aprile, invece, alle ore 16.30, sarà la volta di una passeggiata naturalistica alle dune di Castelporziano.
La prenotazione per tutte le visite è obbligatoria al n. 06 50917817 (lun.-merc.- ven. e sabato ore 9.30-12.30) oppure ai cellulari: 347 8238652 o 327 4564966.
sabato 25/04/2015
Le piene del Tevere
Tracce delle storiche esondazioni
Appuntamento: ore 10.30, Ponte Sant’Angelo
Costo: 5€ adulti, gratuita under 18
Le piene del Tevere hanno fatto parte della storia di Roma per oltre 2600 anni: dalla sua fondazione fino al XX secolo. Probabilmente fu una piena di 28 secoli fa che trascinò la cesta di Romolo e Remo fino al punto in cui vennero trovati dalla lupa. Soltanto il completamento dell’arginatura del tratto urbano del fiume e di alcuni sbarramenti a monte di esso, avvenuto nel corso del XIX e XX secolo, hanno permesso di controllare le piene del Tevere e di liberare Roma dalla costante minaccia di essere inondata.
Il Tevere, nell’attraversare Roma, forma due grandi anse: la prima è compresa tra Ponte Flaminio e Ponte Risorgimento, la seconda, tra Ponte Cavour e l’Isola Tiberina, delimita l’area del Campo Marzio una delle zone di Roma più densamente abitate fino dal termine del periodo repubblicano. La tendenza dei fiumi in piena di “tagliare le anse” ha naturalmente fatto sì che il Tevere in piena si cercasse un percorso attraverso il nucleo urbano della città.
domenica 26/04/2015
Le dune di Castelporziano
Prezioso ecosistema a rischio
Appuntamento: ore 16.30, Parcheggio Terzo Cancello, Via Litoranea Km 6,2
Costo: 5€ adulti, gratuita under18
Le dune sono rilievi sabbiosi accumulati dal vento che si sviluppano parallelamente alla linea di costa e vengono stabilizzate dalla vegetazione. I sedimenti che le costituiscono sono stati portati in mare dal fiume Tevere e distribuiti dalle correnti marine in forma di cordoni litoranei, dapprima sommersi, poi emersi.Quando la duna costiera viene stabilizzata dalla vegetazione, costituisce una formidabile difesa contro l’erosione del litorale. La vegetazione della duna è disposta in cinture parallele alla linea di costa. Sulla battigia troviamo il Cachileto, formato da specie annuali che germinano solo quando nel suolo è presente sostanza organica in decomposizione. Più all’interno abbiamo l’Agropireto e quindi l’Ammofileto, caratterizzato da piante perenni dal fitto ed esteso apparato radicale grazie al quale la sabbia viene trattenuta creando i cordoni. Segue poi una fascia umida retrodunale e poi la duna fissa con arbusti sempre verdi della macchia mediterranea. Oggi gran parte delle dune è stata spianata per far posto a stabilimenti, strade, case che spesso si trovano di conseguenza minacciati dall’erosione. E’ necessario salvaguardare l’inestimabile patrimonio ambientale presente a Castel Porziano e Capocotta. Per Capocotta nel piano di gestione della Riserva sono previste delle particolari norme di tutela per questo delicato ed importantissimo ecosistema.