Teatro del Lido, appuntamenti del fine settimana


17/2/2015 –  Un ricco fine settimana quello in programma al Teatro del Lido. Ecco il cartellone:

giovedì 19, venerdì 20 e sabato 21 febbraio dalle ore 15 alle ore 18 | laboratorio teatro-danza

IL CORPO DISPONIBILE

a cura di Marco Chenevier

Un percorso alla scoperta del proprio corpo, inteso come strumento espressivo disponibile, non solo all’azione, ma anche agli stati emotivi. Un’esperienza fisica di attuazione degli impulsi, una ricerca di appagamento e di onestà per un teatro che non evoca né simula ma semplicemente attua.

 venerdì 20 febbraio ore 21 | teatro

Valdrada Compagnia Teatrale
SOCIAL COMEDY / SAN VALENTINO CREPA
regia Daniele Fabbri
con Daniele Fabbri, Velia Lalli, Daniele Parisi, Stefano Usai, Emanuele Avallone, Daniele Spadaro, Giulia Vanni, Chiara Becchimanzi

L’esplosivo gruppo di teatranti comici guidati da Daniele Fabbri torna a calcare il palcoscenico del Teatro Del Lido cogliendo l’occasione per divertire il pubblico alla faccia della festa più sdolcinata dell’anno!
“Se siete una coppia innamorata, venite a ridere di noi poveri cuori solitari! Se siete cuori solitari, venite a ridere delle coppie innamorate! Se siete coppie solide ma felici, venite a spiegarci il trucco! Se siete single in cerca dell’anima gemella, venite… Ci sono un mucchio di coppie da sfasciare! Teatro, Musica, Poesia, StandUpComedy, Letteratura, tutte le migliori arti dello spettacolo comico al servizio di un unico grande messaggio, e cioè che l’Amore è come il miele: appiccicoso!!” Daniele Fabbri

sabato 21 febbraio ore 21 | teatro – danza
Teatro Instabile di Aosta              
QUINTETTO

regia, testi, coreografia e con Marco Chenevier
assistente alla regia Smeralda Capizzi
con il sostegno di MIBAC – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali
Assessorato Istruzione e Cultura Regione Valle d’Aosta

Un solo attore, quattro fari sulla scena, il mixer luci ed audio vuoti. Così inizia Quintetto.
Uno spettacolo in cui il clima è irriverente, in un gioco del tutto condiviso con il pubblico, in un rapporto alla pari.

Il “5”, nell’esoterismo, è il numero che simboleggia la vita universale, l’individualità umana, la volontà, l’intelligenza, l’ispirazione e il genio. Simboleggia anche l’evoluzione verticale, il movimento progressivo ascendente. Per l’esoterismo il “5” è il numero dell’uomo come punto mediano tra terra e cielo e indica che l’ascensione verso una condizione superiore è possibile. Esso contiene la sintesi dei cinque sensi, il numero delle dita di un uomo, è la base decimale matematica, è il numero del pentacolo ed il numero della stella a cinque punte. Si tratta di una cifra dell’uomo, a cui gli uomini hanno attribuito significati trascendentali fin dalla notte dei tempi.
Ma oggi c’è la crisi… via

domenica 22 febbraio ore 18
lunedi 23 e martedì 24 febbraio ore 9 e 11 |
teatro ragazzi
Compagnia Arditodesìo / Teatro Portland

TORNO INDIETRO E UCCIDO IL NONNO

Dove va il tempo che passa?

di e con Roberto Abbiati e Andrea Brunello
testo Andrea Brunello
scene e drammaturgia scenica Roberto Abbiati
regia Leonardo Capuano
costumi Patrizia Caggiati
luci Marianna Tozzo
in collaborazione con il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche del Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Trento
con il supporto di Armunia – Castiglioncello
con il contributo di Fondazione Caritro, Provincia Autonoma di Trento, Regione Trentino Alto Adige.
consulenza scientifica Stefano Oss – Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Trento
consulenza filosofica Enrico Piergiacomi – Dipartimento di Lettere e Filosofia Università degli Studi di Trento
dai 13 anni in su

Dove va il Tempo che passa? Torno indietro e uccido il Nonno ha a che fare proprio con questa domanda, in un modo umano, tenero, delicato, emozionale. Uno spettacolo in cui la scienza incontra Aspettando Godot che incontra Sant’Agostino che incontra Einstein, al ritmo della musica dei Radiohead!
Il premio Nobel Steven Weinberg scrisse “Più l’Universo sembra comprensibile e più sembra senza senso”. Nulla di più vero quando pensiamo al Tempo. “Dove va il Tempo che passa?” è la domanda che Albert Einstein si pose quando, ragionando sul concetto di spazio-tempo, volle cercare una simmetria fra il moto spaziale e quello temporale. Crediamo che questa domanda racchiuda in sé tutta la poesia e allo stesso tempo la profondità di un pensiero geniale che ha saputo generare così tante trasformazioni nel nostro modo di vivere e di percepire il mondo.
“Dove va il tempo che passa?” non è quindi solo una domanda esistenziale e filosofica, ma è di fondamentale importanza per la scienza. I fisici proprio non sanno dove vada il tempo! E da dove viene! Di cosa è fatto? Finirà? Se il tempo è come lo spazio, allora possiamo viaggiare nel tempo? Con che paradossi ci confrontiamo? Che cosa è la Freccia del Tempo? Torno indietro e uccido il nonno ha a che fare proprio con queste domande. Lo fa in un modo umano, tenero, delicato, emozionale. Lo spettacolo è la storia di un uomo anziano che capisce che ormai la sua vita è agli sgoccioli e cerca suo nonno per trovare conforto. Ma suo nonno è morto da tempo… Solo il suo spirito sopravvive. E’ un fantasma, un sogno, una visione. La scena è totalmente nera. Un letto di ospedale un po’ storto e forse troppo piccolo. Una sedia di metallo parecchio strana. L’anziano signore seduto sul letto è un clown (l’Augusto) e suo nonno, più giovane, è il clown Bianco. I due hanno una conversazione surreale sul Tempo, fatta di gesti, azioni, movimenti, parole, concetti … Ne risulta uno spettacolo illuminante e toccante allo stesso tempo: la scienza incontra Aspettando Godot incontra Sant’Agostino incontra Einstein al ritmo della musica dei Radiohead! Torno indietro e uccido il nonno è parte del Progetto Cordata della Fondazione Bruno Kessler, di INFN-TIFPA e del Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento. Lo spettacolo ha come obiettivo quello di stimolare interesse sul tema scientifico del Tempo in un modo del tutto nuovo. Il pubblico apprezzerà il teatro ma anche la scienza che viene raccontata. Il risultato è una piena esperienza emozionale oltre che culturale.


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