Infernetto: tre “colpi” in sei giorni. E’ allarme sicurezza


6/2/2015 – Tre colpi in poco meno di una settimana. E’ l’elenco dei furti e rapine che dal 26 gennaio sono stati portati a segno all’Infernetto. A tracciare questo bilancio è Giosuè Mirizio, presidente dell’associazione Infernetto Sicuro. “Dal 26 gennaio nel quartiere si è registrato: un furto nella notte ai danni di una famiglia sorpresa nel sonno, una rapina a mano armata ai danni di un bar e supermercato, infine la rapina a mano armata con sequestro di persona ai danni dell’ex comandante generale della gdf unitamente alla moglie. Questi – spiega Mirizio – sono gli ultimi episodi di criminalità feroce che subisce in pochi giorni l’Infernetto e che si aggiungono alla lunga serie di questi anni”.
“A nulla sono valse le 12.500 firme per avere un presidio fisso della forze dell’ordine, richiesto già dall’anno 2004, con appelli: a due presidenti della repubblica, a due ministri dell’interno – a tre sindaci – a due comandanti generali dell’arma dei carabinieri, a due prefetti, ad un assessore alla sicurezza. E’ stata prodotta anche una interrogazione parlamentare, e il risultato è zero. Un encomio va comunque alle forze dell’ordine che con il loro esiguo numero fanno più del loro dovere, ma è evidente che data la vastità del territorio con i suoi 40.000 abitanti, con più di cento strade prive di illuminazione pubblica, fa si che una criminalità senza scrupoli possa spadroneggiare a suo piacimento. Chiediamo al prefetto Giuseppe Pecoraro – conclude Mirizio – che nel febbraio del 2014, dichiarò attraverso la stampa la necessità di munire l’Infernetto di un presidio fisso che è giunto il momento di passare dalle parole a fatti concreti, perchè i residenti si sentono completamente abbandonati dalle istituzioni e alla merce’ della criminalità”.


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