Mafia Ostia, 14 condanne per il clan Fasciani


30/1/2015 – Pesanti condanne, per un totale di oltre duecento anni, per alcuni affiliati al clan Fasciani nel primo processo per associazione per delinquere di stampo mafioso nell’ambito dell’operazione “Alba Nuova” che nel luglio del 2013 portò al fermo di 51 persone legate in vario modo alle famiglie Fasciani e Triassi. Un processo unico nel suo genere perchè per la prima volta è stato riconosciuto il 416 bis, vale a dire appunto l’associazione a delinquere di stampa mafioso. Quattordici le condanne e cinque assoluzioni. Pena maggiore di 28 anni inflitta al capoclan Carmine Fasciani. Colpevoli anche la moglie Slvia Bartoli (16anni e 9 mesi) e i figli Terenzio (17 anni), Sabrina (25 anni e dieci mesi) e Azzurra (11 anni). Manette anche per il nipote Alessandro condannato a 26 anni. Nel processo alla Mafia di Ostia i giudici della X sezione del Tribunale di Roma presieduto da Rosanna Ianniello, hanno assolto con la formula “perche il fatto non sussiste” Vito Triassi e Vincenzo Triassi, che secondo l’impianto accusatorio rappresentavano i referenti della mafia siciliana nella zona costiera della capitale. “I Triassi comandavano a Ostia” negli anni ’90, aveva detto nella sua deposizione al processo a febbraio 2014 il super pentito di Cosa Nostra Gaspare Spatuzza.

LE ALTRE CONDANNE

Riccardo Sibio (25 anni e 3 mesi)
Gilberto Colabella (13 anni)
Luciano Bitti (13 anni e 3 mesi)
Ennio Ciolli (3 anni)
Emanuele Cocci (2 anni)
Mirko Mazzoni (12 anni)
Danilo Anselmi (7 anni)
Eugenio Ferramo (10 anni)


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