Stop al centro profughi in via Bellot


4/1272014 – “Grazie alla nostra mobilitazione e a quella dei residenti non sarà più allestito il centro profughi nell’ex palestra di via Bellot, di fronte alla stazione di Castelfusano di Ostia“. E’ questo il commento di Luca Marsella, responsabile di CasaPound Italia sul litorale romano dopo il sopralluogo che il movimento ha organizzato questa mattina, insieme ad alcuni cittadini del quartiere, un sopralluogo per fare chiarezza sulla situazione emersa in questi giorni. “La cooperativa che doveva occuparsi della gestione degli immigrati – ha continuato Marsella – ha annunciato che rinuncerà alla realizzazione di quello che a loro dire doveva essere un ricovero per senzatetto, parole sostenute frettolosamente anche dall’assessore alle politiche sociali del X Municipio, Emanuela Droghei che ha fatto riferimento all’emergenza freddo. La celerità con il quale si è rinunciato all’ennesimo progetto che stava per essere messo in atto senza confronto con i cittadini e dopo essere stato tenuto nascosto a tutti, ci conferma che all’interno dell’ex palestra sarebbero stati sistemati alcuni profughi dell’Infernetto a spese del Comune di Roma e non mamme e bambini come vorrebbe far credere qualcuno. E’ evidente che c’era più di qualche irregolarità, a partire dalla sistemazione di oltre 30 posti letto in un locale commerciale assolutamente non abitabile e non vivibile, e si è deciso di fare un passo indietro perché probabilmente le proteste dei cittadini rischiavano di scoperchiare altri interessi di chi voleva speculare sugli immigrati arrivando a sistemarli all’interno di un condominio. Resta il fatto che abbiamo ottenuto una grande vittoria, nostra e dei cittadini del quartiere che ringraziamo per averci prontamente segnalato quanto stava accadendo e per essere scesi in strada oggi”.
“La possibile realizzazione di un centro profughi ha posto la nostra attenzione – ha aggiunto Carlotta Chiaraluce, portavoce di CasaPound Italia nel X Municipio – sulle condizioni di estremo degrado e sulla mancanza di sicurezza di una zona come Castelfusano, completamente abbandonata a sé stessa. I residenti ci hanno accompagnato a visionare un enorme garage che sorge nei pressi della stazione, diventato ricovero per sbandati e stranieri che lo abitano la notte. A testimonianza di ciò la grossa quantità di rifiuti, di vestiti appesi o accatastati e addirittura di pericolose bombole del gas. Ci stiamo organizzando con alcuni residenti per chiedere un incontro al presidente del municipio, Andrea Tassone, che forse dovrebbe cominciare ad occuparsi delle famiglie italiane – ha concluso Chiaraluce – invece che di immigrati e rom che su questo territorio sono la assolutà priorità”.


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