9/12/2014 – Un fiume di droga pronto ad inondare la città eterna è stato intercettato nelle giornate del lungo ponte dell’Immacolata presso lo scalo “Leonardo Da Vinci” di Fiumicino dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma.
Il bilancio dei controlli eseguiti dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Fiumicino, in collaborazione con il personale del Servizio di Vigilanza Antifrode dell’Agenzia delle Dogane, è stata ampiamente positivo. I 5 narcos, di cui uno slovacco, tre spagnoli ed una cittadina domenicana hanno provato a forzare le maglie dei controlli, ma lo specifico dispositivo predisposto ha vanificato i lori tentativi.
Particolare il caso di un’avvenente domenicana proveniente da San Paolo, che ha tentato di superare la barriera dei controlli con un carico di oltre due chili di “polvere bianca” abilmente occultata all’interno di confezioni di buon caffè brasiliano e di un’altra giovane cittadina spagnola, proveniente da Madrid, che, a sua volta, aveva nascosto nella cavità addominale altri cinquecento grammi di purissima eroina.
Non meno fantasioso l’espediente utilizzato da un cittadino slovacco partito da San Paolo che, durante i controlli di sicurezza ai transiti, ha attirato l’attenzione dei finanzieri che hanno notato degli strani rigonfiamenti ed a seguito di un’ispezione più approfondita, hanno accertato che sotto gli ampi abiti veniva indossato un “body di pizzo” completamente imbottito di “polvere bianca”, per un totale pari a due chili.
Altri tre chili di cocaina, erano trasportati da un corriere spagnolo, provenienti da San Paolo che, in questo caso, aveva nascosto la droga in 5 cilindri di alluminio a loro volta abilmente occultati in scatole di cartone rinvenute nel bagaglio da stiva.
Ancora in corso il fermo di un altro soggetto spagnolo ovulatore, tutt’ora ricoverato presso l’ospedale Grassi di Ostia, dove ha espulso 50 ovuli di eroina per un peso complessivo di oltre mezzo chilo.
Sono stati bloccati, inoltre, marito e moglie magrebini provenienti da Tunisi e diretti a Napoli che trasportavano 60 stecche di sigarette dei noti brands Marlboro ed American Legend e circa 30 chili di tabacco da masticare. Entrambi sono stati denunciati per contrabbando di tabacchi lavorati esteri.
Grazie all’elevato grado di purezza, il quantitativo sottoposto a sequestro, dopo le operazioni di taglio, sarebbe stato suddiviso in oltre 140 mila dosi fruttando così alle organizzazioni criminali oltre 3 milioni di euro, soldi che avrebbero alimentato le casse della malavita romana.
I 5 malviventi sono stati tradotti presso il carcere di Civitavecchia ed ora dovranno rispondere del reato di traffico internazionale di stupefacenti, punito con il carcere fino a 20 anni.
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