Casa della Cultura – Lorenzatti “Urgente restituire uno spazio culturale irrinunciabile”


02/12/2014 – “Credo non sia più derogabile l’esigenza di chiarezza definitiva sulla vicenda della Casa della Cultura – dichiara Sandro Lorenzatti, vice presidente e assessore alla cultura del X Municipio – che rischia, se non si verifica l’accaduto e non si mettono in campo azioni urgenti, di non vedere la luce”. E’ da queste parole di Lorenzatti che si evince il rischio che la ex Colonia Vittorio Emanuele III non si trasformi mai nella tanto attesa Casa della Cultura.

Fu la deliberazione della giunta comunale n. 22 del 31 gennaio 2007 a destinare definitivamente parte della colonia a questo progetto  per cui furono stanziati ben 3 milioni di euro derivanti, in parte, da fondi regionali. Anche se allora non venne stabilito con chiarezza quale parte del fabbricato sarebbe stata utilizzata, nel primo progetto – cui si giunse con un processo partecipato dalle varie parti – gli spazi interessati erano quelli dell’ala sud del primo piano, parte del secondo e del seminterrato.

A un paio di anni di distanza, con l’ordine del giorno  n. 12 del 31 marzo 2009, il consiglio municipale approvò invece un nuovo progetto che ridusse notevolmente le superfici da destinare alla Casa della Cultura, relegandola di fatto al seminterrato. Le motivazioni della decisione erano di diverso tipo tra cui la destinazione di parte della ex colonia all’università, la dislocazione dell’ufficio tecnico nonché il reperimento di nuovi spazi da affidare alla Polizia Municipale. Nell’ordine del giorno – come riporta l’assessore Lorenzatti – era dichiarato che “pur essendo state ridotte le superfici degli interventi tesi a realizzare il Centro Polifunzionale, lo stesso, delocalizzato al piano seminterrato, mantiene le stesse funzionalità ed attività per effetto dell’inserimento di nuove tecnologie ed ottimizzazioni delle superfici”. Questo il nodo su cui oggi si batte Lorenzatti.

“Questo fu il colossale errore di valutazione: pensare di spostare attività culturali, in gran parte destinate a ragazzi, nel seminterrato, luogo insalubre e in sicurezza incerta – dichiara l’Assessore alla cultura, a cui aggiunge – A nulla valse poi la mozione n. 3 del 15 novembre 2012, presentata in Consiglio Municipale dal centrosinistra, con la quale si chiedeva la riassegnazione di tutti i locali previsti alla Casa della Cultura, né la risoluzione n. 6 del 9 aprile 2013, praticamente a legislatura scaduta, con la quale si chiedeva una “nuova dislocazione” degli spazi.” Secondo Lorenzatti, anche se dovessero essere portati a termine i lavori, comunque i luoghi destinati al progetto non sarebbero né idonei né tantomeno sufficienti a ospitare lo spazio culturale promesso ormai da tempo. Su questo, anche in collaborazione con gli assessorati e gli uffici comunali competenti, nell’ambito del tavolo sulla Vittorio Emanuele, già aperto presso l’assessorato comunale al patrimonio, l’Assessore promette di fare luce cercando di mettere in campo, al tempo stesso, una soluzione alternativa.

“Occorre chiarire l’accaduto, accertare le eventuali responsabilità, e pensare ad un nuovo progetto, incidendo poco o per nulla sul bilancio dell’Amministrazione Comunale, invero assai scarso. Un nuovo progetto che, in tempi brevi, anche rivedendo le progettazioni in corso, restituisca ai giovani, alle associazioni ed a tutti i cittadini del Municipio X, uno spazio che era stato fortemente voluto ed ottenuto. Il nostro municipio ha bisogno di spazi culturali pubblici, abbiano il Teatro del Lido, le due biblioteche, ma nessuno spazio pubblico per le esposizioni, per i laboratori artistici, per le associazioni e per gli artisti, e in generale per i giovani che vogliono incontrarsi e confrontarsi facendo cultura e parlando di cultura. Questi sono gli spazi sono che possono davvero cambiare e migliorare la realtà” conclude infine Lorenzatti in merito all’intera vicenda Casa della Cultura.


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