10/12/2014 – Dopo Fabrizio Danese, difensore classe 1995, arrivato in questi giorni dalla Nuorese, da Rieti ecco Diego Matarazzo, esterno offensivo classe 1988.
Colpo importante quello dell’Ostiamare che si assicura un giocatore di qualità e spessore nel suo ruolo, cresciuto nel settore giovanile dell’Avellino (dal 2006 al 2009 con esordio in Prima Squadra, ndr). Dai lupi irpini Diego è poi passato, per una parentesi all’ Aversa Normanna, prima di approdare al Pescara (2009 – 2010). Dall’Abruzzo alla Puglia, con l’avventura a Brindisi vissuta insieme a Daniele Piro che ritrova oggi in biancoviola.
“Sono felice di trovare Daniele, con il quale sono stato in contatto mentre ero a Rieti. Sono arrivato da pochissimo ma ho subito visto che c’è un’aria positiva, un ambiente nel quale poter fare bene, con uno staff preparato. Il mister Chiappara mi ha contattato e sono stato contento di accettare. Ringrazio, naturalmente, il Direttore Quadraccia e la dirigenza dell’Ostiamare per l’opportunità concessami”.
Poche parole, semplici ma chiare, che presentano al meglio Diego Matarazzo da Chiusano San Domenico, paesino dell’avellinese nel quale è nato: “La semplicità è la mia dote maggiore. Mi adatto facilmente alle situazioni e alle persone, e ciò che porto è il mio impegno, senza proclami che non amo fare. Mi metto al servizio del mister e dei compagni per far bene e dare un contributo importante ad una società che vuole togliersi grandi soddisfazioni. Sto seguendo il Girone G e, anche se non è un momento facile, parlando di risultati, nulla è così grave. E’ un momento che passerà”
Questo è Diego che, nella prima parte dell’intervista – ripercorrendo la sua carriera – abbiamo lasciato a Brindisi, insieme a Piro. Da Brindisi però Matarazzo si è poi spostato, viaggiando alla volta di Pergocrema, Sarnese, Real Hyria Nola, Fondi e Rieti, dove è arrivato insieme a Pascucci, poi esonerato dal presidente Fedeli.
“Si. Ho trascorso l’ultima annata a Rieti, dove ero arrivato con mister Pascucci, mio tecnico a Fondi. Poi, però le cose sono cambiate e il presidente ha preso la decisione di cambiare il tecnico e di mandare via anche parecchi giocatori. Ora, però, penso a questa nuova elettrizzante avventura, qui ad Ostia”.
A Diego, quindi, il nostro benvenuto e in bocca al lupo per questa sua avventura a Via Amenduni con la casacca biancoviola. Forza Diego, Forza Ostia.