17/11/2014 – “Siamo stati all’Infernetto con il sindaco Marino per verificare le condizioni dei ragazzi trasferiti dal centro di accoglienza di Tor Sapienza e per confrontarci con i cittadini che protestavano per il loro arrivo. Per quanto riguarda i ragazzi, li abbiamo trovati ancora molto scossi e li abbiamo rassicurati, spiegandogli che a Roma non devono temere per la loro vita. E’ dovere delle istituzioni prendersi cura di loro, hanno alle spalle storie terribili – dichiara il vicesindaco di Roma Capitale Luigi Nieri -. I ragazzi ci hanno raccontato che, per raggiungere il nostro Paese e scappare dalla disperazione, sono stati fino a 15 giorni in mare, con l’acqua razionata a mezzo bicchiere al giorno. Sono storie che addolorano e che vanno portate alla luce. C’è bisogno di conoscerle per ritrovare il senso e la misura del dramma di questi che sono poco più che bambini. Molti di loro frequentano le scuole medie e ci hanno manifestato la volontà di avvicinarsi agli istituti che frequentavano fino alla scorsa settimana, lontanissime dall’Infernetto. La loro sistemazione attuale non può che essere provvisoria – continua Nieri -. Dopo la visita al centro, abbiamo incontrato alcuni residenti del quartiere Infernetto, che erano fuori a protestare. Abbiamo parlato e gli abbiamo chiesto di entrare per incontrare questi ragazzini spaventati, per rendersi conto direttamente della situazione. Il clima si è subito rasserenato, perché il dialogo aiuta sempre. I cittadini ci hanno anche segnalato alcune criticità che riguardano l’Infernetto che, naturalmente, ci siamo impegnati ad affrontarle con loro, in un clima di collaborazione costruttiva. In un clima di scontro come quello che si è creato in città in questi giorni, l’amministrazione vuole promuovere invece l’incontro, attraverso la costante condivisione di scelte e priorità”, conclude Nieri.