11/11/2014 – Sarebbero 30 le tonnellate di cherosene andate perse negli sversamenti degli ultimi giorni. Le stime, del tutto provvisorie, sono state fornite direttamente dall’Eni nel corso della riunione dell’unità di crisi voluta dal sindaco Esterino Montino e a cui hanno partecipato anche Forze dell’Ordine, Protezione civile, Capitaneria di Porto, Arpa, Consorzio di Bonifica, Asl, Associazioni ambientaliste e altri enti coinvolti.
Intanto prosegue lo stato di emergenza per il territorio coinvolto; il primo cittadino assicura che appena sarà passato inizieranno gli interventi di bonifica a completo carico dell’Eni, l’ente proprietario della condotta. “Con tutti gli enti interessati alla difesa ambientale, come Arpa, Asl e altri, definiremo il Piano di intervento, i luoghi dove intervenire, le metodologie e sulla base di questo cominceremo ad operare. Non sarà un lavoro di 15 giorni, ma un intervento in profondità che richiede metodologie lunghe e complesse che dureranno mesi” sottolinea Montino in proposito.
La situazione si fa ancora più delicata se si considera che ci si trova a operare in una delle poche Riserve naturali dello Stato italiano. Le associazioni ambientaliste intanto lavorano in continuazione per soccorrere gli animali in difficoltà che sono rimasti coinvolti nello sversamento di cherosene e allo stesso tempo per raccogliere le carcasse degli animali già morti.
Si ricorda che, nei giorni scorsi, il sindaco di Fiumicino ha emesso ordinanze contenenti il divieto assoluto di pesca e caccia nei territori coinvolti nonché il divieto di utilizzo dell’acqua dei fiumi della zona per qualsiasi uso o modo, incluso l’abbeveraggio di animali o annaffiamento di campi.