“Ripartenza. Non che ci fossimo fermati, ma era necessario fissare dei punti e la rotta verso la meta da raggiungere tutti insieme. Per questo, il 18 novembre 2014, si è svolto un incontro tra CdQ, Associazioni e i cittadini con lo scopo di continuare a seguire da vicino la questione del dissesto idrogeologico del territorio del Municipio X”. A parlare è Alessandro Ieva, coordinatore del coordinamento sicurezza idraulica del X Municipio. E lo fa per fare il punto della situazione sullo stato dei lavori per la messa in sicurezza del territorio e per annunciare le prossime iniziative. “Un tema che da anni, Comitati e Associazioni hanno affrontato prima individualmente, poi attraverso percorsi più o meno sinergici, fino alla nascita di un Gruppo di Lavoro nell’ambito della Consulta dei Comitati di Quartiere. Un organo istituzionale del X Municipio (istituita negli ultimi 6 mesi e prontamente organizzata in sei gruppi di lavoro) che decadde con la fine del mandato della precedente consigliatura, ma che nei fatti, tuttavia, proseguì il lavoro avviato sotto la veste di “Comitati in Consulta”. E proprio il Gruppo di Lavoro sulla Sicurezza Idraulica che per inconfutabili priorità, richiese il maggiore impegno e, a dire il vero, la maggiore solidale partecipazione. Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. E, così come Antoine-Laurent Lavoisier, che tra le altre enunciò la prima versione della legge di conservazione della massa, il Gruppo di Lavoro sulla Sicurezza Idraulica, si “trasforma” in un movimento di cittadini che, adattandosi agli eventi, hanno dato inizio, il 16 ottobre 2014, a dieci giorni di occupazione della Sala Consiliare del X Municipio con l’obiettivo di muovere le coscienze e chiedere alla Politica serietà, senso di responsabilità e, soprattuto, fondi congrui per la messa in sicurezza idraulica del territorio.
Le azioni di “forza cordiale” che questo movimento ha saputo attuare hanno prodotto una scrematura naturale di Comitati e Associazioni che ritendendo l’occupazione strumentale e politicizzata, hanno posto in secondo piano il reale obiettivo perseguito, cioè dire basta agli allagamenti e tutelare tutti i cittadini del X Municipio ma, soprattutto, hanno insinuato il dubbio di un loro probabile conflitto di interessi.
I cittadini che hanno occupato la Sala Consigliare, sono riusciti nell’intento di: spostare l’attenzione generale sul tema del rischio idrogeologico; ottenere il finanziamento di 2 milioni di Euro, dalla Regione Lazio al X Municipio, per opere da realizzare sul territorio; ottenere l’approvazione, unanime da parte del Consiglio Straordinario del 28 ottobre 2014, di una risoluzione che impegna il Presidente Andrea Tassone e la Giunta a richiedere fondi congrui a Regione e Comune per la messa in sicurezza idraulica del territorio di Ostia e dell’entroterra, in funzione delle già disponibili risorse economiche di Roma Capitale; intervenire in somma urgenza su criticità immediate. Ripartenza, dicevo in premessa, – prosegue Ieva – e allora per fissare gli obiettivi e raggiungerli seriamente bisogna contarsi, stare tutti dalla stessa parte e mettersi a disposizione anche facendo un passo indietro. Così, dopo un intenso lavoro, impegno e dedizione, insieme ad altre persone abbiamo consolidato il Gruppo di Lavoro sulla Sicurezza Idraulica con l’occupazione del Municipio che ha determinato il Consiglio Straordinario del 28 ottobre. Quindi il 18 novembre ci siamo nuovamente incontrati per stabilire il nuovo percorso di azioni da intraprendere per lo scopo. In tale occasione, per dare continuità al lavoro sino ad allora svolto e, nel contempo, evitare ogni possibile incomprensione, pur garantendo comunque la mia disponibilità ed il mio impegno nella causa e nel gruppo di lavoro, ho rimesso il mandato di referente del gruppo di lavoro, ai Comitati, alle Associazioni e ai cittadini occupanti, chiedendo loro di esprimere nuovamente un nome di chi, fra tutti i partecipanti, si volesse scegliere come nuovo referente.
Ci siamo confrontati, ci siamo contati, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo deciso di dare vita ad un Coordinamento sul tema del dissesto idrogeologico, aperto ad ogni cittadino, dove tutti possono dare il proprio contributo anche al di fuori (se non è aderente) di qualsiasi Associazione o Comitato di Quartiere. Tracciata la linea, i CdQ e cittadini presenti, hanno manifestato nuovamente fiducia nella mia persona come Coordinatore non più del Gruppo di Lavoro ma del Coordinamento Sicurezza Idraulica X Municipio.
CdQ Presenti: Amici della Madonnetta, Villaggio Africa, Stagni, Ostia Antica-Saline, Bagnoletto, Palocco, Infernettodacqua, nonché alcuni cittadini di Stagni e Bagnoletto;
CDQ non presenti ma che aderiscono al Coordinamento: Infernetto Sicuro, Axa Sicura, Associazione Vicini di casa (Infernetto), CdQ Idroscalo, CdQ San Giorgio Acilia, CdQ Ostia Nord.
Il CdQ Stagni lascia la sede prima dei pareri dei presenti sul referente e sulle azioni da intraprendere, tutti gli altri presenti hanno aderito al Coordinamento e espresso la loro preferenza sul nome del Coordinatore. E proprio in questa veste traccio i punti di attenzione che sono emersi come prioritari per le prossime attività del Coordinamento:
1) seguire, monitorandone i vari passaggi, l’iter politico amministrativo che deve portare ad inserire il territorio del X Municipio nel P.A.I. ;
2) continuare a sollecitare in tutte le sedi istituzionali di competenza il necessario stanziamento e finanziamento di fondi congrui per la soluzione degli atavici problemi che affliggono i nostri quartieri dal punto di vista del rischio allagamenti;
3) verificare che i finanziamenti promessi nel Consiglio Straordinario del 28 ottobre 2014 siano nella reale disponibilità del Municipio X per essere impiegati nelle opere necessarie in modo appropriato;
4) richiedere la partecipazione nei tavoli tecnici per avere conto e sorvegliare sulle tipologie di opere da realizzare affinché queste abbiano le giuste finalità di salvaguardia del territorio, con una significativa riduzione del rischio idraulico, e dei cittadini residenti;
5) vigilare e non consentire che le opere ad oggi pensate (vd vasche di laminazione/esondazione) da realizzare con i fondi dichiarati e con quelli che si spera di far arrivare siano mero strumento per il superamento dei vincoli di salvaguardia idraulica che oggi bloccano la realizzazione di nuove abitazioni (vedi piani di zona 167) su un territorio già sovrappopolato rispetto alle infrastrutture e servizi presenti;
6) collaborare con l’unità di crisi del X Municipio alla predisposizione di un piano di emergenza che individui in ogni quartiere dove e come intervenire per la migliore salvaguardia dell’incolumità pubblica e dei beni mobili e immobili dei residenti.
Nella consapevolezza che il raggiungimento degli obiettivi necessita della collaborazione di tutti, chiediamo
ad ogni cittadino, Comitato di Quartiere, Associazione, di sostenere di volta in volta le iniziative pubbliche che saranno messe in campo, perché tutti insieme possiamo riuscirci”.