Incendio doloso distrugge le pratiche sulle concessioni demaniali


16/10/2014 – Un incendio doloso ha distrutto tra le 3 e le 4 di questa notte alcuni fascicoli presenti in uno stabile a un piano dove ha la sede l’Uoal (Unità organizzativa ambiente e litorale), in via Martin Pescatore all’Infernetto. A quanto si a pprende dagli investigatori, l’incendio, appiccato con carta e plastica, sarebbe stato mirato a distruggere delle pratiche inerenti le concessioni delle spiagge comunali del X Municipio. Lo stabile di via Martin Pescatore non era presidiato. Dall’altra parte della struttura stanno trasferendo l’ufficio tecnico, dichiarato inagibile nei giorni scorsi a causa del crollo di parti di intonaco, non è stata interessata dalle fiamme.
Immediato il commento del presidente del X Municipio Andrea Tassone: “Di qualsiasi matrice si tratti, questa amministrazione non si lascia intimidire. L’incendio doloso che ha distrutto parte dei faldoni che contenevano pratiche amministrative sulle spiagge comunali è un fatto inquietante, alla luce soprattutto dell’attenzione che la Procura di Roma presta al nostro territorio”.

Ad intervenire anche il Sindaco di Roma Ignazio Marino:  “Quanto accaduto questa notte negli uffici comunali del Municipio X, all’Infernetto, è un atto grave, intimidatorio e fortemente sospetto. Infatti, l’incendio che ha distrutto diverse pratiche conservate negli edifici della Unità organizzativa ambiente e litorale, che si occupa in particolare delle concessioni delle spiagge, dalle prime indagini risulta di natura dolosa. Sulla base di queste prime informazioni, dunque, emergerebbe la possibilità che si tratti di un episodio che cerca di contrastare la scelta di questa amministrazione di intraprendere, da subito, una nuova gestione del territorio del Municipio X, fondata sulla legalità e sulla trasparenza, anche grazie al prezioso lavoro del Presidente Andrea Tassone. In attesa che le forze dell’ordine e la Procura di Roma compiano le loro indagini e facciano chiarezza, Roma Capitale – conclude Marino – continuerà nella sua politica di rinnovamento, che fino ad oggi ha portato risultati importanti, senza lasciarsi intimidire”.

“Bisognerà fare piena luce su quanto è accaduto questa notte all’Infernetto, negli uffici comunali del Municipio X. Ma una cosa deve essere chiara da subito a chi si è reso responsabile di un atto tanto grave, quanto vile: se l’intento è intimidatorio ed è rivolto all’amministrazione che, con coraggio e decisione, sta portando avanti un percorso di legalità e trasparenza nel territorio del litorale, il tentativo è fallito. Esprimo la mia vicinanza a tutto il personale della U.O. Ambiente e Litorale e dell’intero Municipio X, a partire dal Presidente Tassone e la sua Giunta”. E’ quanto dichiara il vicesindaco di Roma Luigi Nieri.

Riccardo Magi, consigliere Radicale capitolino, e di Paolo Izzo, segretario Radicali Roma: “L’incendio doloso nell’archivio del X municipio in cui si trovavano le concessioni degli stabilimenti balneari di Ostia, mostra quanto sia stato opportuno l’esposto che abbiamo depositato presso la Procura della Repubblica due giorni fa, in cui è stata riportata l’attenta e documentata misurazione di tutte le altezze delle barriere – barriere innalzate dai gestori balneari contravvenendo a quanto richiesto nelle stesse concessioni loro accordate – ed è una coincidenza che ha dell’incredibile. Opportuno quanto i controlli che stanno avvenendo in queste ore da parte della Capitaneria di Porto su richiesta della Procura. Come sottolinea il Sindaco questo incendio non può che essere un “Atto intimidatorio contro la politica della legalità”, ovvero la politica che ha portato, sempre a seguito di un nostro esposto, le autorità locali a riaprire gli accessi pubblici al mare abusivamente ostruiti dagli stabilimenti. I documenti presentati in questo nuovo esposto dimostrano, a nostro avviso, che alcune delle concessioni andate bruciate andrebbero anche ritirate per l’evidente violazione di leggi nazionali ed europee. Per questo vogliamo leggere il gravissimo attacco alle istituzioni, che tale incendio rappresenta, come un segnale che ci indica che abbiamo trovato la chiave giusta per affrontare l’illegalità onnipresente ad Ostia. Le concessioni sono andate “in fumo” da anni, perché non sono state rispettate con la reticenza di tutte le istituzioni”.

 

 

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