Tutto pronto per la manifestazione contro le buche. Lo slogan “L’insostenibile dissesto stradale”


14/03/2018 – Il “Coordinamento Strade Sicure X Municipio” scende in piazza al grido di “Basta toppe” e organizza per sabato 17 marzo la manifestazione dal titolo: “L’insostenibile dissesto stradale”. 
“Siamo semplicemente dei cittadini stanchi di rischiare la vita ogni giorno sulle strade del nostro Municipio e, bene che va, di pagare continuamente meccanici e gommisti. Per questo ci siamo organizzati per scendere in piazza sabato prossimo e far sentire la nostra voce a chi amministra il Municipio e il Campidoglio”.  Lo dice Marco Riccitelli, portavoce del Coordinamento. che poi prosegue:” Pur comprendendo che nessuno ha la bacchetta magica e che il problema in parte c’è sempre stato, non possiamo per questo restare in silenzio visto il netto aggravarsi della situazione e le mancate risposte di chi governa oggi”.

“Qui non si tratta di tappare qualche buca alla meno peggio, sperando che poi non piova, ma di considerare un enorme territorio di Roma dove ormai si fatica ad uscire di casa, considerati i quartieri come Infernetto, Acilia e Casal Palocco e dove ormai la situazione delle strade è della viabilità è diventata insostenibile, tra continue transennature, chiusure di strade ad intermittenza e voragini improvvise. Usciamo di casa ogni giorno senza sapere cosa ci aspetta, siamo in termini di incolumità che economici. Siamo cittadini che lavorano e pagano le tasse e meritiamo rispetto e considerazione e non vaghe promesse o addirittura indifferenza”.

“Per tutto questo faremo in modo di renderci visibili, in una manifestazione che si terrà sabato 17 marzo alle 16,30 al Pontile in Piazzale dei Ravennati e dove invitiamo tutti, automobilisti, scooter istituzionale, ciclisti e pedoni a partecipare, per far sentire le nostre ragioni, senza colori politici e senza bandiere di parte. Qui ormai c’è in ballo la sicurezza delle persone e vogliamo avere almeno delle risposte chiare dalle Istituzioni su quali progetti ci sono per rendere vivibile il nostro territorio”.


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