28/5/2015 – Il SAP è intervenuto con forza nei confronti del Dipartimento dopo le ultime, gravi notizie che hanno parlato del rischio di una contaminazione da diossina e da altri gas nocivi frutto del grave incendio che ha interessato lo scalo aereo del Leonardo da Vinci di Fiumicino lo scorso 7 maggio. La nostra primaria preoccupazione è per il personale della Polizia Aerea che, come sempre, è prima linea per garantire la sicurezza dei viaggiatori e che svolge i relativi servizi con grande abnegazione e professionalità.
Il Segretario Generale SAP Gianni Tonelli e il Segretario Regionale SAP Lazio Francesco Paolo Russo la settimana scorsa, all’indomani dell’incendio, hanno effettuato una “visita sul campo” assieme al V.Segretario Provinciale SAP di Roma Giulio Incoronato e al Segretario locale del SAP Fiumicino Carlo Pelliccioni per verificare lo stato dell’arte della situazione e confrontarsi col personale, ovviamente preoccupato per l’accaduto. Come è noto, la magistratura ha sequestrato il molo D dell’aeroporto proprio perché, anche secondo quanto sarebbe trapelato dall’agenzia regionale Arpa, la presenza di diossina e sostanze tossiche sarebbe stata acclarata in maniera significativa.
“Come al solito, – spiegano dal SAP – dobbiamo registrare invece l’inerzia del Dipartimento della pubblica sicurezza: la salute dei poliziotti è invece per noi del SAP la priorità delle priorità! Per questo ci siamo mossi a tutto campo chiedendo anche un intervento della Direzione Centrale di Sanità che è competente in materia per far sì che nei confronti degli operatori della Polaria di Fiumicino siano da subito e senza ulteriore indugio poste in essere tutte le misure sanitarie necessarie. Anche la Questura di Roma è stata interessata. Non solo. Come SAP abbiamo intenzione di chiedere alcune analisi fatte da enti terzi e certificati al fine di valutare, come organizzazione sindacale, l’eventuale richiesta di risarcimento danni. In ultimo, ma non meno importante, la Segreteria Provinciale SAP di e la Segreteria Regionale SAP Lazio hanno scritto al Prefetto della capitale per chiedere un incontro sulla questione, visto che fino ad oggi sono stati convocati e ricevuti soltanto organizzazioni sindacali che nulla hanno a che fare con la Polizia”.