24/12/2024 – È uno dei monumenti più visitati e conosciuti della Città Eterna. Mausoleo di Augusto, Mole Adriana, Castel Sant’Angelo, questi i nomi che lo identificano, è uno degli esempi di come Roma si sia trasformata nei secoli e di come, stratificazione su stratificazione, sia la rappresentazione della Storia.
E la storia “recente” di questo monumento inizia nel 135 d.C. per volere dell’imperatore Adriano (117-138 d.C.) che volle far costruire un mausoleo funebre per sé e per la sua famiglia. Per questo si rivolse all’architetto Demetriano. Nei pensieri dell’imperatore c’era il desiderio di superare per dimensioni il Mausoleo di Augusto. E ci è riuscito.
Come tutti i monumenti, anche Castel Sant’Angelo custodisce segreti e tra questi, il Passetto di Borgo è tra le maggiori attrattive di questo sito.
Oggi, con l’occasione del Giubileo, viene restituito alla città e al mondo intero grazie ad un intervento definito “nuovo punto di partenza” verso una fruizione sempre più ampia e inclusiva di un monumento tanto significativo e affascinante quanto, per sua natura originaria, concepito per essere impervio, segreto e inaccessibile. Un percorso che oggi si apre al pubblico con l’obiettivo di trasformare quella che era una fortificazione difensiva e una via di fuga in un luogo di scoperta e partecipazione.
Grazie al nuovo elevatore installato presso la Torre del Mascherino, a partire da gennaio saranno attivate visite accessibili, pensate per garantire questa esperienza anche ai visitatori con difficoltà motorie. Dalla primavera, inoltre, saranno disponibili pacchetti e attività dedicate alle scuole, con percorsi didattici pensati per avvicinare i più giovani alla storia e al valore di questo luogo. E per il prossimo triennio, saranno effettuati ulteriori interventi mirati alla valorizzazione e tutela del Passetto. Percorrendo in anteprima i 7 chilometri che uniscono il Mausoleo al colonnato del Bernini in Vaticano, si ha la sensazione di camminare nella storia, anche quella più recente del rione Borgo con le sue soffitte e i suoi colori. Con l’immaginazione è possibile “vedere” il passaggio dei Papi verso la salvezza dall’esterno e dal corridoio interno che congiungono il Vaticano al Castello. Oggi, grazie al completamento dei lavori di restauro e alla nuova proposta di valorizzazione, il Passetto di Borgo torna a raccontare le sue storie, accogliendo i visitatori in un percorso che intreccia passato e presente, offrendo un’esperienza unica di scoperta e conoscenza.
LA STORIA
Il Passetto di Borgo, progettato per collegare il Vaticano con Castel Sant’Angelo, vanta una storia ricca e stratificata. Dopo Adriano, le prime fortificazioni dell’area risalgono all’impero del re ostrogoto Totila nel VI secolo d.C. Successivamente, papa Leone IV, nel IX secolo, ampliò le difese costruendo una cinta muraria a protezione del Vaticano e della Basilica di San Pietro, per contrastare i ripetuti attacchi dei Saraceni. Nel 1277, sotto papa Niccolò III Orsini, fu realizzato il collegamento tra il Passetto e Castel Sant’Angelo, con l’intento di garantire un passaggio sicuro per i Pontefici. Successivi interventi, come quello di Alessandro VI Borgia (1492-1503), aggiunsero un passaggio coperto, conferendo al Passetto l’aspetto che conosciamo oggi. La funzione difensiva e strategica del Passetto divenne celebre durante il Sacco di Roma del 1527, quando papa Clemente VII riuscì a sfuggire alle milizie imperiali di Carlo V utilizzandolo come via di fuga verso Castel Sant’Angelo. Questa via sicura permise al Pontefice di mettersi al riparo e, successivamente, di progettare la sua fuga verso Orvieto. Nel 1565, sotto il pontificato di Pio IV Medici, furono realizzate ulteriori modifiche urbanistiche con la costruzione delle mura di Borgo Pio, Vittorio e Angelico, segnando il passaggio del Passetto da struttura difensiva a elemento urbano integrato.
MODALITÀ DI VISITA
Nuova apertura con visite guidate, a cura di archeologi e storici dell’arte, già a partire da questi ultimi giorni dell’anno. Le visite sono acquistabili sulla piattaforma www.museiitaliani.it oppure sull’app Musei Italiani scaricabile su App Store o Google Play e prevedono tre diverse formule: la visita guidata diurna al Passetto e al Bastione San Marco senza ingresso a Castel Sant’Angelo, la visita guidata diurna integrata con l’ingresso ordinario a Castel Sant’Angelo e la visita speciale notturna che include la visita guidata al Passetto e una suggestiva passeggiata all’interno di Castel Sant’Angelo tra Bastioni e Sala Paolina, senza altro pubblico presente (massimo 25 persone). E poi c’è l’ingresso speciale notturno che prevede la visita guidata di un’ora al Passetto di Borgo e al Bastione San Marco e una passeggiata suggestiva all’interno di Castel Sant’Angelo.