Rischio idrogeologico: a gennaio esercitazione nel Municipio X con il coinvolgimento dei cittadini


11/11/2022 – Obiettivo prevenzione rischio idrogeologico. È questo in sintesi il progetto presentato questa mattina nell’Aula Consiliare del Municipio X. Una esercitazione che vedrà un vero e proprio coinvolgimento della popolazione che parteciperà in maniera attiva al piano di “Prevenzione e resilienza Roma Capitale 2023”.

Come ha avuto modo di affermare il Presidente del Municipio X, Mario Falconi, si tratta di “un progetto unico, il primo nel Lazio per dimensione e partecipazione perché prevenire è meglio che curare per saper affrontare situazioni che il territorio lidense purtroppo conosce già”.

L’appuntamento è per domenica 22 gennaio prossimo quando la macchina organizzativa scenderà in campo in due zone: Idroscalo e Saline-Stagni. Una macchina organizzativa che in realtà parte in questi giorni con il coinvolgimento delle scuole dove operatori della Protezione Civile di Roma Capitale e della Regione Lazio, assieme a Vigili del Fuoco ed associazioni di volontariato, si recheranno con un questionario rivolto a studenti e quindi alle loro famiglie.

Fondamentale il coinvolgimento degli insegnanti ai quali, attraverso la materia “Educazione civica” ed il capitolo “Protezione Civile”, avranno modo di tastare il polso degli allievi in merito alla conoscenza del tema Rischio idrogeologico”.

Un modello educativo/operativo vero e proprio per essere pronti. Una sfida, un banco di prova che vedrà coinvolte anche le municipalizzate Atac, Ama e Acea, oltre a Porto turistico di Roma, Capitaneria di Porto.

Per quanto riguarda la zona Saline-Stagni, l’operazione riguarderà una ipotesi di rischio medio/idraulico. All’Idroscalo, previsto anche un luogo di accoglienza individuato in una palestra.

In entrambi gli scenari dell’eccezionale esercitazione, i residenti dovranno raggiungere a piedi le “aree di attesa” dove gli operatori di Protezione civile, professionisti e volontari, forniranno informazioni di autotutela e dimostreranno soluzioni tecniche e operative utilizzate nei contesti emergenziali.

I cittadini saranno dunque i principali attori di questo progetto di comunità, un’occasione, come ha avuto modo di dichiarare il professor Giordano dell’Università LUMSA (altro partner principale dell’iniziativa) per “recuperare la connessione tra i cittadini, persa in occasione della pandemia”.

Sarà l’occasione per verificare la conoscenza del tema e per rendere la collettività maggiormente resiliente in caso di crisi ed emergenze. Conoscere un fenomeno è infatti il primo passo per imparare ad affrontarlo nel modo più corretto.

Le parole d’ordine – ha sottolineato Giuseppe Napolitano, direttore del Dipartimento Protezione Civile – sono Prevenzione e resilienza, chiavi strategiche per affrontare qualunque tipologia di rischio soprattutto in relazione ai cambiamenti climatici in corso i cui effetti spesso coinvolgono Roma e il Litorale laziale”.


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