All’Ecomuseo il “giallo” del porto fantasma di Ostia


30/3/2016 – Riscoprire il porto sepolto di Ostia è l’obiettivo dell’incontro che si terrà sabato dalle 11 al Polo Ostiense dell’Ecomuseo del Litorale Romano presso la Sala Visioni. Il convegno dal titolo “L’antico porto romano nella laguna ostiense, fra scoperte, smemoratezze e assalti frontali” sarà seguito dalla proiezione del film documentario Riscrivendo la storia nel tempo libero di Paolo Isaja e Maria Pia Melandri, che rappresenta la documentazione cinematografica della prima scoperta del porto d’epoca romana nella laguna di Ostia, avvenuta 60 anni fa. Dopo secoli di abbandono o di utilizzo puramente agricolo, diverse aree della zona di Ostia e del suo entroterra stanno per essere inserite in piani e progetti di nuovo sviluppo e di azioni modificative di ambienti e strutture. Interventi sul territorio che svelano e continueranno a farlo nel futuro la stratigrafia storica che dopo tanto tempo torna così alla luce del sole, mettendo in evidenza dimenticanze e, spesso, la veridicità di fatti finora ritenuti legenda. Il massiccio intervento per la realizzazione di un nuovo campeggio nella vasta area che si estende tra Via di Castelfusano e l’area dell’Impianto Idrovoro di Ostia Antica, ha fatto emergere strutture archeologiche che testimoniano l’ampiezza dell’insediamento romano di Ostia  e l’esistenza di strutture portuali antiche precedenti a quelle ben note di epoca imperiale. Fra questi ritrovamenti spicca un elemento di grande importanza: la banchina di attracco del più antico porto nella laguna ostiense, già individuato negli anni 50 dello scorso secolo e verificato nel corso di una grande ricerca, la Revisione Topostoriografica dell’Antico Litorale Romano, messa in atto dalla CRT Cooperativa Ricerca sul Territorio, struttura di studio attiva da 40 anni ed ente fondatore dell’Ecomuseo. Nell’Archivio di Storia del Territorio della CRT sono conservati i documenti cartografici e foto- video-cinematografici che testimoniano come molti secoli fa fosse situata una laguna litoranea che ospitò l’impianto portuale di epoca regia e repubblicana, utilizzato nella prima fase di impianto della colonia ostiense. Per riannodare i fili della storia del territorio e offrire a stampa e media, cittadini, studiosi, appassionati, docenti, studenti e rappresentanti delle istituzioni, gli elementi probanti della scoperta, la CRT organizza presso il Polo Ostiense dell’Ecomuseo del Litorale Romano un incontro dal titolo L’antico porto romano nella laguna ostiense fra scoperte, smemoratezze e assalti frontali,  nel corso del quale saranno mostrati e commentati  i documenti emersi nel corso della Revisione Topostoriografica. Al termine dell’incontro sarà presentato e proiettato alla presenza degli autori il film documentario Riscrivendo la storia nel tempo libero di Paolo Isaja e Maria Pia Melandri, che racconta l’incredibile storia dei due ricercatori pionieri, Lorenzo barbieri e Giorgio Pascolini, che 60 anni fa, nel generale scetticismo, iniziarono il lungo e difficoltoso lavoro di diffusione delle loro tesi e delle loro scoperte. A proposito della realizzazione del loro film Riscrivendo la storia nel tempo libero, gli autori hanno dichiarato: “Realizzando questo film insieme a due pionieri della ricerca sul territorio in Italia, ci siamo resi conto di quanto le trasformazioni naturali di terre e i movimenti perenni di acque abbiano modificato e continuino ancora oggi a plasmare l’aspetto di un’area così densa di storia, qual è quella del Litorale Romano. E come, l’attività umana sul territorio, in conseguenza di quelle mutazioni, si sia sviluppata, da una parte  conformandosi  ai dettami della natura in azione, dall’altra cercando di adattare alle sue necessità i processi epocali che si è trovata ad affrontare.”

L’appuntamento

L’incontro stampa/media/cittadini e la proiezione del film avranno luogo Sabato 2 aprile 2016 alle ore 11,00 nella sala Visioni del Polo Ostiense dell’Ecomuseo del Litorale Romano(Via del Fosso di Dragoncello 172, Area Impianto Idrovoro di Ostia Antica).


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