LA VITA DELLO SPIRITO – “Corpo sano in cuore sano”, le chiese di Ostia con i giovanissimi calcetto e vangelo: sport, valori e cultura cristiana

Premiazione del Torneo del Sorriso (presso Chiesa Regina Pacis)

10/11/2025 – Chiese di Ostia, ancora quest’anno, si attivano per coniugare sport, il calcetto, con i valori cristiani negli ambiti culturali di loro competenza.

Santa Monica, Regina Pacis, piuttosto ce il progetto ‘Borghetto Giovani‘ (che estende l’attività alla rete territoriale) stanno lanciando un messaggio importante con i loro ‘tornei’: c’è bisogno di vivere lo sport insieme alla cultura e alla relazione sana tra ragazzi e loro grandi che li seguono.

Il detto latino recitava: “mens sana in corpore sano”; tuttavia nell’identità e nella cultura dei seguaci di Gesù Cristo si può meglio parlare di ‘cuore’ piuttosto che di mente, poiché mentre il primo è decisamente più localizzabile, carnale, umano, la seconda rimane più astratta, eterea, decontestualizzata, meno legata a un culto che viene da un Dio che si fa carne, sangue e ossa.

Che belle sono quelle immagini di Gesù (che spesso troviamo nell’iconografia cristiana) di Lui che indica il Suo cuore, che è la sua carnalità unita al suo messaggio nello Spirito, il Vangelo. Si perché Gesù non indica le sue tempie, la sua testa, né indica il cielo, né ha gli occhi chiusi e la pancia ‘piena’ come un budda: Lui indica il suo cuore, anche abbastanza malmesso e sorride.

Allora la vita dello Spirito cristiano, santo, si fa carne e il corpo si aggancia allo Spirito; non c’è una separazione e la vita è più armonica ed equilibrata.

Invece la società pratica spesso la scissione; questo alla lunga non genera vero benessere. Apparenza.

Ed è così che una vita di solo sport non è detto produca un’esistenza felice (anzi); quanti campioni sono purtroppo degenerati nelle droghe o negli eccessi? O quante persone dedite al loro corpo hanno poi deviato in comportamenti violenti contro gli altri o se stessi?

E infine: quanti regimi hanno esaltato la cura individuale e corale dell’attività fisica, vigorosa, ginnica per poi in realtà sprofondare negli abissi del male?

Purtroppo orientare la propria esistenza verso la forma fa poi crollare il castello di carte; lo specchio non può sostituire quella esigenza di guardarci nell’anima e guardare l’anima.

“Specchio delle mie brame: chi è la più bella del reame?” Ingannava la strega.

E allora il messaggio che vogliamo lanciare alle famiglie che ancora non hanno scoperto questo tesoro dello sport nelle chiese, nei centri di culto, è appunto quello di far partecipare i bambini, i ragazzi, affinché coltivino la disciplina e tecnica sportiva insieme alla cultura di appartenenza, ai valori cristiani identità storico millenaria del loro Paese.

E oltre la cultura una ‘sana relazione’ che non rimane al corpo o alla performance, all’aspettativa, al premio,  ma che va alla conoscenza vera, alla persona, all’anima. al cuore.

Sdt

 

 

 


LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here