VIDEO – Ostia, blitz contro gli Spada. In manette boss e affiliati del clan


25/01/2018 – Dalle prime ore di questa mattina è in corso una vasta operazione di Polizia Giudiziaria sul territorio di Ostia. Carabinieri e Polizia con la collaborazione del Nucleo Speciale d’intervento del Comando Generale della Guardia Costiera stanno eseguendo 32 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia a carico di capi e affiliati al clan Spada poiché ritenuti responsabili, a vario titolo, di far parte di associazione per delinquere di stampo mafioso che si avvale della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, al fine di commettere reati di omicidio, estorsione, usura, detenzione e porto di armi e di esplosivi, incendio e danneggiamento aggravati, ed altri reati contro la persona, di traffico di stupefacenti, di attribuzione fittizia di beni e di acquisire, in modo diretto e indiretto, la gestione e comunque il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, di appalti e servizi pubblici, il controllo di attività di balneazione sul litorale lidense, di sale giochi e di esercizi commerciali di varia tipologia, finanziandoli con il prezzo, il prodotto e il profitto dei reati di estorsione, usura e traffico di stupefacenti e per realizzare profitti o vantaggi ingiusti per il conseguimento ed il mantenimento delle finalità dell’associazione.

LE INDAGINI – L’attività investigativa ripercorre l’ultimo decennio di indagini effettuate nel territorio di Ostia ed evidenzia l’ormai profonda penetrazione della criminalità organizzata nelle attività economiche del litorale. È in atto, da anni ormai, un continuo riposizionamento delle zone di influenza, come si evince dalla ininterrotta serie di attentati e di atti intimidatori che hanno interessato il litorale; tra questi spicca la gambizzazione di CARDONI Massimo, avvenuta ad Ostia ma soprattutto il duplice omicidio in danno di GALLEONI Giovanni capo indiscusso del clan BAFICCHIO, e di Francesco ANTONINI, commesso nel 2011 ad Ostia, dal clan SPADA: questi eventi hanno segnato la progressiva erosione del potere criminale dei BAFICCHIO (organizzazione criminale anch’essa di base familiare costituita dalle famiglie GALLEONI-CARDONI), e la definitiva ascesa del clan SPADA.

L’indagine “ECLISSI”, sviluppata attraverso numerosi servizi di intercettazione telefonico/ambientale, si è avvalsa del contributo dichiarativo di quattro collaboratori di giustizia e fa luce su un’ulteriore associazione a delinquere di tipo mafioso che proprio nel territorio di Ostia esercita la propria influenza criminale: il CLAN SPADA al cui vertice si pone CARMINE SPADA detto Romoletto CLASSE 1967, gerarchicamente organizzata, i cui componenti hanno ruoli e compiti ben precisi:

  • SPADA CARMINE detto Romoletto (art.416 bis comma II c.p.) capo, promotore e vertice dell’organizzazione, responsabile di impartire ordini e direttive in ordine al controllo del territorio, ai fatti di sangue, alla gestione delle attività delittuose di estorsione, usura, traffico di stupefacenti e detenzione e porto di armi da sparo nonché del controllo delle attività economiche di balneazione, ristorazione e delle sale giochi nel litorale di Ostia gestite o direttamente o tramite prestanome dall’organizzazione;
  • SPADA ROBERTO, fratello di Carmine, promotore dell’associazione (art.416 bis comma II c.p.), dotato di potere decisionale unitamente a SPADA CARMINE, capo dell’organizzazione, col quale condivide le scelte strategiche del sodalizio;
  • SPADA OTTAVIO detto Maciste o Romolo, fratello di Carmine, con funzioni di organizzazione dell’associazione (art.416 bis comma II c.p.), condivide parte del potere decisionale con i fratelli Carmine e Roberto, operando anche in prima persona per l’esazione di somme dovute all’organizzazione a titolo di estorsione e usura;
  • SPADA ARMANDO, con funzioni di organizzazione dell’associazione (art.416 bis comma II c.p.), sovraintende al settore del controllo delle attività economiche e della gestione delle intestazioni fittizie, svolgendo funzioni organizzative altresì in relazione al settore usura e estorsioni;
  • SPADA OTTAVIO detto Marco con funzioni di organizzazione dell’associazione (art.416 bis comma II c.p.), nell’ambito dei settori degli stupefacenti, delle armi e delle intimidazioni, nei quali settori svolge sia funzioni di coordinamento che di operatività dieretta;
  • DE SILVIO NANDO e DE SILVIO FRANCESCO detto Ube, con funzioni di organizzazione dell’associazione (art.416 bis comma II c.p.) e poteri di coordinamento nell’ambito del settore degli stupefacenti e delle estorsioni;
  • PERGOLA ROBERTO e PERGOLA DANIELE, con funzioni di organizzatori dell’associazione (art.416 bis comma II c.p.), di supporto a CARMINE SPADA nel controllo del territorio e alla direzione operativa di settori nei quali opera l’organizzazione, segnatamente sovraintendono al settore del controllo degli stupefacenti nell’area di Piazza Gasparri in Ostia (su delega di SPADA CARMINE);
  • SPADA SILVANO, SPADA MASSIMILIANO, fratelli, e SPADA VITTORIO detto Manolo, fratello di Ottavio detto Marco, partecipano all’associazione (art.416 bis comma I c.p.) in collegamento operativo con SPADA OTTAVIO detto Marco, operando nei settori armi, intimidazioni e stupefacenti;
  • MASSIMIANI MASSIMO detto Lelli partecipa all’associazione (art.416 bis comma I c.p.) dal periodo successivo all’omicidio Galleoni, svolgendo funzioni di supporto nell’esercizio della violenza e operando nel settore stupefacenti in particolare nella zona già di competenza del clan Baficchio (via Antonio Forni e via del Sommergibile), sotto il coordinamento di SPADA OTTAVIO detto Marco
  • AMNA SABER ABDELGAWAD NADER detto l’Egiziano, ALVEZ DEL PUERTO RUBEN NELSON detto Ruben Alvez, partecipano all’associazione (art.416 bis comma I c.p.) operando prevalentemente nel settore armi, violenza e intimidazione (esecuzione materiale degli atti intimidatori e di violenza agli esercizi commerciali e alle persone),
  • SPADA ROBERTO detto Zibba e SPADA ENRICO detto Maciste, Macistino o il Magnifico, figli di SPADA OTTAVIO detto Maciste o Romolo, SPADA FRANCESCO detto Chicco e SPADA JUAN CARLOS, figli di SPADA ARMANDO, partecipano all’associazione (art.416 bis comma I c.p.) svolgendo funzioni necessarie alla realizzazione del programma dell’associazione operando nell’attività di esazione violenta di somme per l’organizzazione e nel settore stupefacenti;
  • MAGLIOLI SABER, SEROUR RAMY, SEROUR SAMY, FABI FABIO partecipano all’associazione (art.416 bis comma I c.p.) svolgendo funzioni necessarie alla realizzazione del programma dell’associazione, fornendo supporto operativo per ogni esigenza del sodalizio, sia nell’esercizio della violenza e nell’esazione di somme sia nel settore stupefacenti;
  • RUTILO FABRIZIO partecipa all’associazione (art.416 bis comma I c.p.) svolgendo funzioni necessarie alla realizzazione del programma dell’associazione di tipo mafioso operando nel settore intimidazioni, protezione ed esazione di somme per conto dell’organizzazione;
  • CARAMIA MAURO partecipa all’associazione (art.416 bis comma I c.p.) svolgendo funzioni necessarie alla realizzazione del programma dell’associazione di tipo mafioso prestando il proprio contributo tanto nel settore intimidazione e protezione quanto in quello degli stupefacenti;
  • ARFAGNA MAURO, DE DOMINICIS STEFANO detto Bambino, GALATIOTO CLAUDIO, partecipano all’associazione (art.416 bis comma I c.p.), essendo operativi, prevalentemente, nel settore del controllo delle sale giochi per conto dell’organizzazione
  • FIORE CLAUDIO, ROSSI ALESSANDRO, SASSI ROBERTO detto Alaskino, partecipano all’associazione (art.416 bis comma I c.p.) cooperando direttamente con il capo CARMINE SPADA detto Romoletto per il quale svolgono diverse funzioni fiduciarie (anche di gestione attività di panificazione e nel settore stupefacenti il primo) e, dopo gli attentati del novembre 2016 alla vita di SPADA CARMINE, FIORE e ROSSI altresì funzione di scorta personale; SASSI ROBERTO e FIORE CLAUDIO forniscono altresì supporto per inviare somme periodiche per conto di SPADA CARMINE a FASCIANI CARMINE (vertice dell’omonima organizzazione) ristretto in regime speciale ex41 bis O.P.

L’indagine ha inoltre fatto luce sul duplice omicidio di GALLEONI Giovanni ed ANTONINI Francesco avvenuto il novembre 2011 ad Ostia Lido, episodio che ha determinato l’ascesa al potere del sanguinario clan SPADA.

Nello specifico SPADA CARMINE e SPADA ROBERTO concorrevano nel duplice omicidio in qualità di mandanti, assicurando altresì, dopo il delitto, la fuga di AMNA SABER ABDELGAWAD NADER all’estero; OTTAVIO SPADA materialmente esplodeva i colpi nei confronti di ANTONINI e AMNA SABER ABDELGAWAD NADER all’indirizzo di GALLEONI; RUBEN ALVEZ concorreva con il ruolo di palo e di autista per la fuga immediatamente dopo la sparatoria.

Risponde di favoreggiamento anche FRANZESE CARLO in quanto, dopo che era stato commesso il duplice omicidio aiutava AMNA SABER ABDELGAWAD NADER detto l’Egiziano a eludere le investigazioni dell’Autorità e a sottrarsi alle ricerche.

Delitto commesso avvalendosi delle condizioni previste dall’art. 416 bis c.p., connotati dalla adozione del metodo mafioso tanto nelle modalità esecutive quanto per la  contestualizzazione in una dinamica di contrapposizione tra associazioni criminali con finalità di controllo del territorio e al fine di agevolare l’attività dell’associazione di tipo mafioso costituita in Ostia dal cd.clan Spada mediante l’eliminazione fisica dei vertici dell’organizzazione rivale Baficchio.

Proprio il duplice omicidio di GALLEONI ed ANTONINI segna l’inesorabile ascesa al potere del CLAN SPADA, il cui prestigio criminale vede una progressiva crescita in forza dell’alleanza con l’organizzazione facente capo alla famiglia FASCIANI e in concomitanza con l’indebolimento della famiglia dei “Baficchio” (GALLEONI-CARDONI).

Da anni la famiglia SPADA rappresenta una realtà criminale emergente e al momento attuale dominante nel territorio di Ostia (grazie alla concomitante detenzione dei principali componenti della famiglia FASCIANI e al progressivo ridimensionamento del ruolo criminale dei “BAFICCHIO”), alleata con il noto clan FASCIANI  nelle dinamiche di controllo del territorio ostiense.

Ma le investigazioni hanno anche dimostrato come gli equilibri di Ostia, siano fortemente instabili, a conferma di quanto il tessuto sociale sia permeato da una forte insistenza criminale: lo avvalorano i due attentati di cui è rimasto vittima proprio il boss SPADA Carmine, documentati dalla Squadra Mobile ed avvenuti ad Ostia Lido:

  • il primo, il 4.11.2016, all’interno dell’area del distributore di benzina Tamoil;
  • il secondo, l’8.11.2016, davanti la sua abitazione.

Episodi mai denunciati, di cui si è avuta contezza unicamente grazie ai servizi di intercettazione e videoregistrazione, particolare che conferma ulteriormente la mafiosità del clan ed il clima di omertà vigente in Ostia.

La vicenda è inoltre di rilievo perché registra, nel momento massimamente critico ed emergenziale della elaborazione di una strategia di reazione agli attentati alla figura apicale dell’organizzazione, l’intervento della famiglia FASCIANI – tramite Giuseppe FASCIANI detto Floro, fratello di Carmine FASCIANI attualmente in regime di detenzione speciale ex art.41 bis O.P. Detto intervento conferma l’alleanza tra le due organizzazioni SPADA e FASCIANI già riferita dai collaboratori di giustizia e confermata dalle pregresse investigazioni. Nello stesso periodo, infatti, le risultanze dell’attività tecnica registrano altresì l’invio di somme di denaro simboliche da parte della famiglia SPADA al detenuto Carmine FASCIANI tramite il genero MAZZIOTTI MIRKO (coniuge di AZZURRA FASCIANI, figlia di Carmine).

Le indagini oltre a ricostruire l’organigramma del clan mafioso ed a confermare l’alleanza con la famiglia FASCIANI, fa luce anche sugli interessi economici e le attività delinquenziali svolte sul territorio dagli SPADA, che spaziano dal traffico di sostanze stupefacenti, all’usura, alle estorsioni e all’infiltrazione nel tessuto socio-economico del territorio lidense.

La conferma dell’inquinamento delle attività economiche proviene dalla presenza, quali soci di fatto, di appartenenti al clan SPADA in attività imprenditoriali di gestione delle sale giochi di Ostia, nonché di gestione di numerosi videopoker installati all’interno di esercizi commerciali.

Le indagini hanno evidenziato, a conforto della capacità e pericolosità dell’organizzazione, l’agire continuo di SPADA Carmine al fine di estendere il controllo dell’installazione delle macchinette mediante l’acquisizione di nuove attività commerciali site a Ostia Lido, con il tentativo di giungere anche in altre zone della Capitale.

Inoltre, le attività tecniche hanno posto in risalto l’interesse del gruppo criminale capeggiato da SPADA Carmine ad ampliare il proprio giro di affari, mediante l’acquisizione di nuovi spazi nel lucroso settore delle sale da gioco, al fine di reinvestire il denaro proveniente dalle innumerevoli attività illecite.

In tal senso, sono state intercettate numerose conversazioni telefoniche nelle quali gli indagati ricercano numerosi locali anche nella Capitale, in particolare in zona Piazza Vittorio, nonché in località Torvaianica.

Sulla scorta di tali risultanze investigative, il GIP, ha disposto il sequestro preventivo di numerose autovetture e delle seguenti società e ditte individuali, tutte riconducibili al clan degli SPADA:

ROMANA SLOT Società Cooperativa, con sede legale in Ceccano (FR) via Celletta Traversa 3, CARFAGNA Mauro socio e amministratore unico;

NEW SLOT ROOM S.R.L. semplificata, con sede in via Guglielmo degli Ubertini nr.59/63/65, socio e amministratore unico CARFAGNA Mauro;

NEW M&F S.R.L. semplificata unipersonale, con sede in Ostia Lido via Corrado del Greco n.69, TOLUSSO Maurizio quale socio e amministratore unico;

SEVEN GIOCHI S.R.L, con sede in Ostia via Carlo del Greco n.77, amministratore unico GALATIOTO Filippo;

ONE SLOT s.r.l. semplificata unipersonale, con sede legale a Roma (Ostia Lido), socio unico e amministratore CARLUCCIO Michele;

Ditta individuale FIORE Claudio, esercente attività di panificazione in due rivendite ubicate a Ostia Lido e Fiumicino.

Parallelamente a reati sintomatici della volontà di occupare la sfera economica delle attività della zona, assumendone un dominio pieno e incontrollato, gli “SPADA” non hanno mai abbandonato il core business delle estorsioni.

Il governo del territorio, che ha permesso loro anche di pensare di inserirsi in attività, sempre delinquenziali, ma economiche, si è, quindi, snodato sempre attraverso svariati episodi violenti, siano essi estorsioni in danno di imprenditori, ovvero contrasti interni alle consorterie criminose, tesi al potere sul territorio, attraverso gli scontri fra clan.

Non solo le estorsioni in danno di imprenditori, ma anche le aggressioni coessenziali ai conflitti tra clan risentono dello spessore criminale degli “SPADA”, della fama sinistra che li accompagna, e si traduce in una considerevole capacità di intimidire, anche senza che sia necessario prospettare esplicitamente conseguenze ingiuste ai danni delle persone offese.

Nell’ambito delle estorsioni tipico è il modus operandi adottato dagli SPADA per impossessarsi delle case popolari, ovvero quello di cedere a credito la sostanza stupefacente fino a far raggiungere un indebitamento talmente insostenibile da parte dell’acquirente che l’unica possibilità di estinzione, imposta con violenza dai creditori, era soltanto attraverso la cessione del proprio appartamento.

In particolare, SPADA Roberto cl. 75 a seguito del mancato pagamento di una partita di hashish avrebbe costretto la vittima, avvalendosi della forza intimidatrice derivante dal clan di appartenenza, a cedergli l’appartamento, di maggiore metratura, assegnato dal Comune di Roma.

Altre due ipotesi estorsive, riconducibili all’attività di usura abitualmente svolta dalla famiglia SPADA e dai “collaboratori” più qualificati, sono quelle contestate a SPADA Ottavio, detto Maciste, e RUTILO Fabrizio, poste in essere mediante modalità esecutive mafiose al fine di agevolare l’organizzazione criminale di appartenenza.

In tal senso significativa è la conversazione in cui Ottavio SPADA nel minacciare una vittima a cui aveva elargito denaro ad interessi usurari lo minaccia specificando “…io campo di questo lavoro!”  lasciandogli intendere che altrimenti avrebbe attuato ritorsioni nei suoi.

Altrettanto significativa riguardo la mafiosità del clan è la conversazione in cui RUTILO Fabrizio, nel minacciare un’altra vittima afferma “…ti dovrei spacca solo la faccia… tu domani vieni e mi parli in faccia.. perchè io ti vengo a cercare… prendo tua madre tuo padre .. hai preso la persona sbagliata… io te sto a da un consiglio… ti faccio cercare da tutta Ostia… sai che vuol dì?… ti spezzo tutte le costoleio pijo le tenaglie e ti strappo i denti…”

Della potenza del clan SPADA, degli equilibri mafiosi, e sul controllo del territorio esercitato dalla famiglia, è emblematica la “protezione” imposta al titolare di un’attività commerciale allorquando quest’ultimo riceve delle richieste provenienti da “i napoletani”, alle quali non intende sottostare proprio perché gode già della protezione degli SPADA. …sicuro al 100%… se abbasso mo la testa me tolgono tutto… invece una cugina non lo farebbe mai… meglio stare con SPADA…” e ancorapurtroppo questo a me mi hanno chiesto e l’ho dovuto fa! Se vuoi stare qua sennò ogni notte è buona per la tanica!”.

L’odierna operazione ha svelato l’esistenza di un’associazione a delinquere di stampo mafioso, quale è quella degli SPADA, che ha provocato un profondo degrado sul territorio, consentendo il dilagare di reati gravissimi e lesivi di beni primari.

Un sodalizio che ha fondato la sua potenza sull’organizzazione a base familistica e sulla ripartizione delle competenze, consentendo al complesso dei soggetti chiamati a rispondere anche solo di reati satellite di gravitare in un’area di impunità, scaturente dalla forza evocativa e minatoria del nome degli SPADA.

 

 

 

 

 


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