Ostiamare, una storia lunga 80 anni. La festa al Pontile per guardare al futuro


4/10/2025 – Dall’orlo del precipizio alla festa. La storia dell’Ostiamare non è soltanto la storia di una squadra di calcio nata in riva al mare. È anche la storia di un quartiere, di una comunità trascinata dal vento che spesso soffia forte, dal sole che tramonta regalando spettacoli mozzafiato. La storia di tanti bambini poi ragazzi, poi giovani che hanno calciato sulla sabbia prima che sull’erba.

E tra questi, Daniele De Rossi che proprio dal campo dell’Ostiamare è arrivato a calcare quello dell’Olimpico diventando una bandiera della Roma prima per poi giocare negli stadi di tutto il mondo.

Ed è di nuovo De Rossi, ancora di salvezza di questa società a prenderla per mano e portarla alla celebrazione degli 80 anni dalla sua fondazione e a proiettarla nel futuro.

Era il 3 ottobre 1945, all’indomani dalla fine della guerra. Quel giorno nasce l’Unione Sportiva Ostiamare e lo stesso giorno ma 80 anni dopo è il simbolo di Ostia, il Pontile, ad accogliere la festa che ha visto protagonisti tutti i settori della società: dai pulcini che hanno giocato sulla spiaggia e sull’area del piazzale dei Ravennati, alla prima squadra che sta guidando il girone F della serie D.

Eccolo il Pontile biancoviola ed i pannelli che raccontano gli anni trascorsi fino a raggiungere la serie C negli anni ’90. “Bagnati dal nostro mare”, si legge su uno striscione e “Orgogliosi della nostra storia” si legge in un altro. Un orgoglio che ha trovato riscontro all’assessorato allo Sport e grandi Eventi di Roma Capitale nella figura dell’assessore Alessandro Onorato (altro figlio lidense) che vista la condizione dell’Ostiamare ha chiamato De Rossi. No, questa storica società non può sparire. Si deve salvare. E l’ex campione giallorosso il 24 gennaio scorso l’ha rilevata ne è diventato il patron, il presidente. “Il mio obiettivo sarà lavorare per costruire una società solida, trasparente ed innovativa – aveva detto in quell’occasione – un mezzo per unire le persone, per promuovere i valori di una comunità e per riavvicinare le famiglie al loro territorio, con l’orgoglio di rappresentare Ostia dentro e fuori dal campo. Inizia un nuovo capitolo. Insieme, possiamo scrivere una storia che ci renderà fieri”.

Dalle parole ai fatti ecco il Campo comunale Anco Marzio lanciato verso il futuro. Diventerà un centro sportivo a tutti gli effetti, con una nuova tribuna per i supporters, nuovi impianti, palestra.

Via i campi da padel (che avrebbero fruttato introiti) e spazio a mini campi: uno in erba, uno in cemento ed uno in sabbia. I bambini della scuola calcio avranno così modo di saggiare le differenze tra le varie situazioni.

“Il nuovo percorso è già iniziato – ha dichiarato de Rossi ieri sera – insieme ai ragazzi e alle loro famiglie. E ripartiamo per vivere le cose semplici; stiamo cercando di far divertire i ragazzi insegnando le basi calcistiche e a crescere con i valori che distinguono questa città. Sentiamo spesso parlare di Ostia per cose non piacevoli ecco noi abbiamo trovato risposte in questa realtà, nella quotidianità da parte di tanta gente perbene. Con gli insegnamenti calcistici e con le regole in quella che è casa loro, il campo Anco Marzio; vogliamo vedere ragazzi che corrono uno accanto all’altro. Si possono raggiungere traguardi che non riguardano soltanto l’aspetto agonistico ma anche la tifoseria e quindi persone che seguono anche in trasferta. Vogliamo creare piccoli calciatori e un centro sportivo ma in realtà vogliamo creare gente che abbia a cuore l’Ostiamare e magari un domani possa portare i propri figli ad imparare il calcio. Vogliamo vedere tribune colorate di gente che abbia a cuore questa città”.

Soddisfazione da parte dell’assessore Onorato che, in riferimento alla nuova dirigenza ha parlato di “persone serie che amano questo territorio oltre gli investimenti che stanno facendo. Chiunque ami Ostia oggi è emozionato; per chi ha giocato in quell’impianto, io con scarsissimi risultati, non può che essere felice di vedere in prospettiva un impianto totalmente rinnovato e di questo progetto se ne parla ovunque”.

E ogni bella festa che si rispetti ha un finale all’altezza. La chiusura di questa giornata è stata affidata ai giochi pirotecnici. Una pioggia di luce sul mare, lo stesso sorvolato dai gabbiani, simbolo dell’Ostiamare.


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