Alla Sala Riario di Ostia Antica due concerti evento con il Maestro Giovanni Bellucci


28/10/2023 – Un luogo magico. Un pianista talentuoso tra i più apprezzati del nostro tempo. Un compositore e musicista polistrumentista che non ha bisogno di presentazioni.

Tre ingredienti perfetti per due serate/evento che avranno luogo nella Sala Riario di piazza della Rocca al Borgo di Ostia Antica alle 20.45 del 10 e dell’11 novembre e che vedranno protagonista il Maestro Giovanni Bellucci.

“Crocevia Bach Bachian crossroads”, questo il titolo delle due serate (con due diversi programmi di recital) dedicate a Johann Sebastian Bach. Ma sarà possibile ascoltare anche composizioni di Beethoven, Busoni, Liszt, Tausig, Siloti, Dalla Piccola, ispirate dalle opere del genio di Eisenach. Una iniziativa che vede i patrocini dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma, del Consiglio regionale del Lazio e del Municipio X.

Giovanni Bellucci è uno dei più autorevoli pianisti a livello internazionale: più volte premio “Editor’s choice” di Gramophone, per la rivista britannica “è un artista destinato a continuare la grande tradizione italiana, storicamente rappresentata da Busoni, Zecchi, Michelangeli, Ciani, Pollini”. La critica definisce Bellucci tra i primi dieci pianisti al mondo. Un talento che lo ha portato ad esibirsi in ambiti internazionali e nei teatri più importanti del Globo e a ricevere prestigiosi premi. Non è stato un bambino prodigio anzi, ha scoperto il pianoforte in tarda età ed ha quindi intrapreso gli studi al Conservatorio di Santa Cecilia dove si è diplomato. Di Bellucci si apprezzano le esecuzioni di Liszt, Beethoven e Chopin. Nel corso di un récital alla City Recital Hall di Sydney ha ricevuto il premio
“Recital of the year”, attribuito al miglior concerto cameristico australiano dell’anno dal quotidiano Sydney Morning Herald, che in quell’occasione ha premiato – insieme a Bellucci – anche il Maestro Lorin Maazel (per il miglior evento sinfonico). Nella Sala Riario porterà la musica di Bach definito austero, rigoroso, in un certo senso “poco umano” perché giudicato su un’idea preconcetta della sua musica. Bach, come spiega Bellucci “si rivela essere anche un uomo divertente, spiritoso, irascibile, con una vita movimentata e drammatica ma illuminata dalla scintilla divina del genio”.

 


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