Mafia Capitale, le mani della criminalità anche sui canili


8/6/2015 – “Come nel caso degli appalti per la gestione di nomadi e degli immigrati, anche dietro i canili comunali di Muratella, ex Poverello ed ex Cinodromo, gestiti dal ’97 in regime di affidamento diretto dall’Avcpp per cifre esorbitanti che superavano i 4 milioni di euro all’anno, le solite coop hanno tentato il colpaccio. Tra le cooperative ammesse da Roma Capitale per le procedure di affidamento della gestione in convenzione dei canili comunali avviata nel 2014 risulta esserci infatti anche la 29 Giugno Servizi  Soc. Coop. Sociale, legata a Buzzi e coinvolta in Mafia Capitale, che partecipava  per il  Canile Muratella, il Canile Vitinia, il Canile Ponte Marconi e l’Oasi Felina di Porta Portese”. Lo dichiara il consigliere regionale del Lazio Fabrizio Santori. “La situazione di irregolarità in cui versano i canili comunali è ben nota a tutti, amministrazioni locali comprese. Sono anni che queste strutture devono fare i conti con la realtà, senza però una fattiva svolta: dalle ingiunzioni notificate dalla Asl Rm C e dall’Asl RmD  per l’ex Cinodromo e Muratella, da qualche anno con le prescrizioni per essere normati, all’ingiunzione di chiusura da oltre 3 anni e che nessuno rispetta per l’ex Poverello, alle prese con problematiche anche di origine idrogeologiche del terreno,  e per cui il Comune di Roma continua a spendere 1 milione di euro l’anno. A seguito degli ultimi fatti di Mafia Capitale la situazione ambigua che si è andata palesando intorno ai canili comunali si è fatta ancora più dubbia e necessita di chiarificazioni. Questa ultima ondata di arresti dimostrano come ormai le infiltrazioni mafiose abbiano coinvolto l’intero sistema comunale capitolino e come sia ancora più necessario andare a scardinare qualsiasi eventuale coinvolgimento con la criminalità organizzata. Su un punto non ci devono essere dubbi: – conclude Santori – il sindaco Marino si deve dimettere,  e se anche , come dichiara, fosse in buona fede credo non sia vantaggioso per Roma un sindaco ignaro di quello che gli accade attorno e all’interno dei suoi dipartimenti e incapace di gestire e controllare il malaffare sotto i suoi stessi occhi”.


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