MESSAGGIO NELLA BOTTIGLIA – Per le vie di Ostia una chiesa della preghiera itinerante


18/05/2022 – Appuntamento Venerdì in piazza Fiamme Gialle alle ore 20.30. Per vincere la solitudine e spezzare la chiusura nelle proprie realtà il parroco e prefetto di Ostia don Roberto Visier riunisce la sua comunità ecclesiale di San Nicola di Bari per pregare insieme il Rosario a Maria.

Così un folto gruppo di ‘cittadini pellegrini’ si sposta tra le strade, nel mese dedicato a Maria, e raggiunge le piazzette all’interno del territorio della parrocchia.

Dall’inizio del mese è stata la volta di piazza Alberto Alessio e piazza Vega. Infine l’ultimo venerdì ci si vedrà alla stessa ora in piazza Enrico Millo.

In piazza Vega è anche accaduto un curioso e splendido fatto che diventa anche un aneddoto; la preghiera del rosario ha attirato un incredulo Vescovo di Ostia mons. Dario Gervasi che in una via a centinaia di metri dalla piazza in questione ha sentito le parole del folto gruppo per poi raggiungerlo con la sua macchina, scendere e prima di tornare nei palazzi di San Giovanni in Roma, ha terminato la preghiera insieme a tutta la comunità.

La preghiera ha permesso quella inter connessione umana che neanche cellulari e computer riescono così pienamente a riprodurre.

E’ propria una chiesa in uscita come la desidera Papa Francesco, esempio pratico, semplice, coerente di quella prima comunità che si incontrava intorno a Gesù e si spostava di gente in gente.

E’ una preghiera che richiama le persone alle finestre e ai balconi, alcuni scendono e raggiungono il corteo. E’ anche una maniera per far incontrare i diversi gruppi della parrocchia perché ciascuno si preoccupa di un Venerdì: la comunità polacca, i gruppi di preghiera, i catechisti, i consacrati alla Madonna.

Da quando è in fase conclusiva l’emergenza pandemica sono tanti i gruppi che escono e si incontrano nelle strade, nelle piazze e parchi della città, per richiamare la gente a riunirsi e uscire. E così si vedono gruppi danzanti, sportivi etc; tuttavia pregare insieme è davvero il modo per essere insieme più semplice, affettivo, discreto adatto a tutti e che forse lascia il cuore più leggero a ciascuno.

Per questo i sacerdoti invitano a partecipare perché nessuno è escluso, ma anzi chi si sente fuori dal gioco della vita è veramente lui che è più indicato per la dolce preghiera a Maria.

Sdt

 

 


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