18/12/2014 – Ha cercate di fare la cosa giusta tentando di fermare il branco di teppisti che stava lanciando bottiglie contro l’Art Cafè, lo storico locale di Villa Borghese. Ma come ricompensa si trova ora in un letto d’ospedale con gravi fratture al volto ed una prognosi di oltre 20 giorni. A raccontare l’episodio è il Messaggero. Vittima dell’aggressione Alessandro, un 37enne di Ostia. L’uomo, padre di un bimbo di tre anni, secondo la ricostruzione effettuata dal quotidiano romano nella notte tra sabato e domenica ha cercato di bloccare quattro ragazzi, tutti romani e tra i 20 e i 25 anni, che dopo essere stati allontanato dall’Art Cafè avevano deciso di sfogare la loro rabbia iniziando a lanciare bottiglie contro il locale. “Chi era presente, chi può aiutare i carabinieri a ricostruire quanto avvenuto quella notte, non abbia paura, si faccia avanti – è l’appello che tramite la famiglia Alessandro adesso lancia. “Ho visto quei ragazzi lanciare bottiglie contro il locale, sono intervenuto per provare a fermarli, poi si sono accaniti contro di me; non mi hanno rubato nulla, mi picchiavano per il gusto della violenza. Finché uno ha cominciato a dire: “Non è lui, non è lui” e quindi mi hanno lasciato perdere”, ha raccontato dal letto d’ospedale in cui si trova dopo essere stato ricoverato d’urgenza e dopo essere stato sottoposto nella mattinata ad un delicato intervento di chirurgia maxillo-facciale durato, ieri, alcune ore ed in cui i medici gli hanno applicato due placche di titanio all’altezza della tempia. I sanitari al momento si dicono fiduciosi che il trauma al trigemino possa rientrare, anche se per il momento Alessandro non avrebbe sensibilità dalla guancia a metà labbra.