23/06/2017 – Da stasera fino a domenica, Torvaianica sarà il teatro della Sagra del Torvicello, che si svolgerà in piazza Ungheria.
Il formato di pasta ha origine nel 2003 quando si costituisce il consorzio di Promozione turistica “a Torvaianica” che ha come finalità quello di promuovere lo sviluppo del litorale ed incentivare le attività produttive volte alla ricerca e allo sviluppo turistico, commerciale e artigianale, salvaguardando l’arte culinaria.
Dopo un anno il Consorzio presenta al convegno “Realtà locali tra terra e mare” i prodotti tipici del luogo. Qui l’allora Ministro delle politiche agricole e forestali, Giovanni Alemanno e la sua signora, assaggiarono la pasta. La consorte dell’onorevole definì il formato della pasta molto simile ad un “vermicello”, da qui la decisione di unire il nome del piatto alla cittadina di Torvaianica quindi Torvicelli. Sempre in questa occasione lo stesso Ministro si è dimostrato disponibile a portare il primo piatto a Bruxelles per il riconoscimento del “marchio DOP”.
Si tratta di una ricetta semplice, che unisce alla pasta fatta di farina di farro e integrale, le alici fresche considerate come pesce azzurro e perciò ricco di omega 3 acidi grassi essenziali che aiutano, sia il nostro sistema immunitario rivelandosi anche positivi in casi di asma e malattie renali, sia migliora le nostre funzioni celebrali e visive prevenendo alcune forme di cecità e patologie depressive.
Quanto al farro, è il più antico dei cereali, geneticamente puro resiste alle inclemenze atmosferiche ed inoltre la coltivazione e lo stoccaggio non necessita l’impiego di anticrittogrammi e antiparassitari come per tutti gli altri cereali, prezioso per i Romani che lo usavano addirittura come moneta di scambio e come dote per i matrimoni o nelle cerimonie religiose, quando preparavano il “plus”, un tipo di pane e il “libum”, focaccia da offrire agli dei.