I disabili di Focene potranno usufruire della spiaggia grazie alla donazione di Papa Francesco


26/04/2017 – I disabili di Focene, grazie all’intervento di Papa Francesco, almeno per questa estate potranno usufruire delle spiagge dotate di accessi e strutture a loro dedicate.

Trovare spiagge attrezzate per le necessità dei disabili è sempre difficile, lo sa bene il monsignor Konrad Krajewski, che ha donato un contributo che vale un anno di affitto per lo stabilimento balneare “La Madonnina”, grazie alle elemosine ricevute dal Santo Padre. Oltre al denaro, Papa Francesco ha inviato un messaggio di benedizione ai volontari, alle persone disabili e alle loro famiglie.

Il benefattore appartiene alla diocesi suburbicaria di Porto Santa Rufina che è ancora oggi l’unica nel litorale romano attrezzata per la disabilità. La spiaggia ha aperto nel 2012 grazie all’associazione Opera San Luigi Gonzaga e all’iniziativa di don Massimo Consolaro, parroco di Focene, e di un gruppo di volontari.

Il lido è gestito totalmente da volontari, garantisce anche un presidio medico e personale specializzato proveniente dalla Federazione Italiana Nuoto Paralimpico, che assicura il bagno assistito ai disabili. Lo stabilimento non ha scopo di lucro, perché tutti gli incassi sono reinvestiti nel progetto ed è aperto durante tutta la stagione balneare dalle 9 alle 19, in qualsiasi giorno della settimana.

Tutta la spiaggia è munita di passerelle che permettono di raggiungere autonomamente ognuno dei servizi presenti snack bar, spogliatoio, bagni, docce, zone d’ombra, fornita di pedane che consentono l’accesso autonomo agli ombrelloni e ai lettini adeguatamente rialzati, con la possibilità di raggiungere il bagnasciuga e il mare.

“L’idea è di creare non uno stabilimento ghetto, ma una spiaggia senza barriere sia architettoniche che mentali, dove tutti possano godere insieme del mare ed i suoi tantissimi benefici” – dichiarano gli ideatori del progetto – “si riscopre l’importanza della cura dell’altro, la riscoperta dell’unicità dell’essere umano a prescindere che sia disabile o normodotato. Si riscopre quanto ogni individuo è fonte di benessere per l’altro, se solo si pone in ascolto delle esigenze altrui”.


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