12/4/2016 – “Le emergenze investigative acquisite nel presente procedimento danno contezza dell’ascesa criminale della famiglia Spada che, già radicata nel territorio, sta sostituendo il potere già detenuto dalla famiglia Fasciani con la quale era alleata”. E’ quanto scritto dal gip di Roma nell’ordinanza di custodia cautelare a carico delle dieci persone appartenenti alla famiglia Spada arrestate oggi su richiesta della Dda. In particolare, motivando le esigenze cautelari imposte agli indagati – accusati a vario titolo di lesioni personali aggravate, tentata estorsione e detenzione di armi, con l’aggravante del metodo mafioso – il gip scrive: “Sia l’episodio dell’aggressione in danno di Massimo Cardoni sia le vicende estorsive relative all’occupazione delle case popolari, di per sé contraddistinte da una forte connotazione mafiosa per le loro modalità attuative, sono coerenti con un più ampio progetto criminale volto a favorire le attività illecite del clan Spada di Ostia e, più specificatamente, indirizzate ad ottenere e rimarcare un vero e proprio controllo del territorio”. Gli episodi ai quali fa riferimento il magistrato sono quelli relativi alla gambizzazione di Massimo Cardoni, cugino di Giovanni Galleoni, esponente del gruppo criminale “Baficchio”, avvenuto nell’ottobre del 2015, e quelli che hanno visto alcuni degli indagati finiti oggi agli arresti tentare di impossessarsi di case popolari occupate nella zona di Ostia Ponente.